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Alta velocità per uomini e merci

Smantellati i presidi dei No Tav, sta prendendo corpo il progetto del Corridoio 5, che attraverserà l’Italia da Est a Ovest e rappresenta un asse vitale per l’economia del Paese

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Massimiliano Cassinelli

Con l’apertura dei cantieri, dopo la rimozione del presidio “To Tav”, anche sul versante italiano sono iniziati i lavori per la realizzazione della tratta ferroviaria Torino-Lione, che si inserisce nel progetto del Corridoio 5. Un asse di collegamento che mira ad assicurare la connessione tra il quadrante occidentale europeo e Kiev, passando attraverso Torino, Milano e Trieste. Proprio il porto della città giuliana, inoltre, è destinato a diventare un importante hub per le merci in arrivo attraverso il Mediterraneo e l’Adriatico.
Anche per questa ragione un simile collegamento si pone l’obiettivo di rappresentare un efficace contrappeso all’asse Reno-Danubio, in particolare in direzione dei Paesi dell’Est entrati recentemente in Europa. “L'interesse per il completamento di tale corridoio”, ha scritto la Corte dei Conti lo scorso 22 marzo, “è divenuto di importanza cruciale per l'Italia, in quanto esso non rappresenta un semplice asse infrastrutturale, ma interessa aree vastissime che, nel segmento centrale del Corridoio 5, sono supportate a sud dagli hub portuali del sistema tirrenico e del sistema adriatico, a nord dagli assi stradali e ferroviari dei valichi del Sempione, del Gottardo e del Brennero, assi che consentono al corridoio di interagire con l'Europa centrale”.
All’atto pratico, secondo Transpadana, la nuova linea dovrebbe permettere di coprire i 256 km che separano Torino da Lione in soli 100 minuti. Mentre occorrerebbero circa 255 minuti, contro gli attuali 400, per arrivare sino a Parigi.
Da un punto di vista economico, a fronte di un impegno economico italiano valutato in 10 miliardi di euro, sempre secondo l’ufficio studi di Transpadana, la realizzazione della tratta Torino-Lione genererebbe dal 2014 al 2022 una produzione lorda di 18,2 miliardi e un valore aggiunto di 7,9 miliardi sul territorio subalpino.

Alta velocità per uomini e merci - Ultima modifica: 2011-06-28T18:51:56+02:00 da Massimiliano Cassinelli