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Assemblea Anie: il settore perde 7 miliardi di euro, si salva solo l’automazione

Dai dati resi noti nel corso dell'Assemblea Annuale della Federazione emerge una flessione 2013 su 2012 dell'11,8%. Bene il comparto automazione, con +3,9%. Confermata la vocazione a innovare delle imprese nazionali

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A.A.

Segno negativo per quasi tutti i comparti dell'elettronica e dell'elettrotecnica in Italia. Dai dati resi noti nel corso dell'Assemblea Annuale Anie emerge infatti una flessione del fatturato nel 2013, rispetto al 2012, pari all'11,8%, con una perdita complessiva di 7 miliardi di euro (da 63 miliardi nel 2012 si è passati a 56 nel 2013). Fra i comparti in controtendenza, spicca quello dell'Automazione e della Misura, che nel 2013 ha registrato un +3,9% sull'anno precedente, insieme a quello dei Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza (+0,7%) e della Sicurezza e Automazione degli Edifici (+0,9%).
Ancora in calo risulta la domanda domestica di tecnologie (-5,5% nel 2013 sul 2012), mentre tiene un segno lievemente positivo l'export (+0,8%), soprattutto nei comparti della Produzione di Energia da fonti tradizionali, dell'Illuminotecnica e degli Apparecchi Domestici e Professionali.

Secondo l'indagine condotta da Anie presso le circa 1.200 imprese associate, si conferma invece la ferma vocazione a innovare dell'intero settore: il 60% delle aziende ha dichiarato un investimento in R&S nel periodo 2011-2013 superiore al 2% del loro fatturato, mentre il 40% ha affermato che tale investimento supera il 4%.

Nel corso dell'Assemblea è stata anche ribadita l'importanza, per tutto il manifatturiero italiano, di tornare a crescere ripartendo dalla fabbrica, con un forte sostegno al fenomeno del back reshoring, ovvero del rientro in patria dei siti produttivi delocalizzati all'estero. Un fenomeno che, secondo uno studio Anie condotto in collaborazione con Luciano Frattocchi, docente dell'Università de L'Aquila, è già ben avviato tra le federate Anie: i settori Anie rappresentano infatti già il 20% del totale del back reshoring italiano. Tra le motivazioni principali del 'rientro in patria', minore controllo della qualità della produzione all'estero, eccessiva lontananza dai centri R&S italiani e maggiori costi legati alla logistica.

Assemblea Anie: il settore perde 7 miliardi di euro, si salva solo l’automazione - Ultima modifica: 2014-07-02T17:01:44+02:00 da La Redazione