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Assemblea Annuale Anie, ci vuole intelligenza per sostenere la crescita

Claudio Andrea Gemme: il mondo immaginato dall'industria per ridare slancio alla crescita deve essere un mondo 'smart'e le aziende Anie, con le loro tecnologie, possono contribuire a costruirlo

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C.M.
Archiviato il 2011con un fatturato aggregato pari a 71 miliardi di euro, con una flessione del 4,2% su base annua, l'industria rappresentata da Anie guarda al 2012 con preoccupazione e prevede una chiusura d'anno in flessione.
I dati relativi al primo quadrimestre già segnano, nei confronti dell'anno precedente, un -14% per il settore elettrotecnica e un -11% per l'elettronica.

"Le difficoltà dell'industria italiana sono il risultato della crisi, ma anche della bassa crescita che da oltre un decennio interessa il nostro Paese", ha detto Claudio Andrea Gemme, presidente di Confindustria Anie. "I vuoti di domanda interna penalizzano profondamente l'economia e l'industria italiana. L'obiettivo crescita è diventato prioritario per mantenere nel nostro Paese una solida base manifatturiera".

In un altro significativo passaggio del suo discorso, Gemme ha fatto il punto sulla trasformazione dello scenario in cui si muovono le imprese del settore e sulla necessità di modernizzare il parco infrastrutturale nazionale: "Il nuovo mondo che gli operatori industriali hanno immaginato per fronteggiare le pressioni concorrenziali e ridare slancio alla crescita, deve essere un mondo smart. Le aziende Anie possono rispondere con le loro tecnologie alle richieste di 'intelligenza' provenienti da un mondo molto variegato [...] L'innovazione tecnologica trova una delle principali applicazioni negli investimenti in infrastrutture, che hanno un ruolo chiave nella crescita del Paese [...] è fondamentale guardare con crescente attenzione alla manutenzione delle strutture già esistenti".

Assemblea Annuale Anie, ci vuole intelligenza per sostenere la crescita - Ultima modifica: 2012-06-28T12:21:53+02:00 da La Redazione