Attacchi che, per il 13% delle aziende, avvengono ormai sistematicamente e, nel 10% dei casi, sono di tipo Apt.
Proprio gli Apt - Advanced Persistent Threats (minacce costanti evolute) rappresentano processi sofisticati, che seguono schemi precisi e si compongono di una serie continua di tentativi volti a compromettere un obiettivo nel tempo. Il tutto stabilendo, appunto, delle persistenze nelle reti attaccate, per poi trafugare informazioni sensibili, sabotare l'organizzazione, danneggiare i sistemi...
La ricerca Idc ha inoltre evidenziato che:
- il 94,9% delle aziende ritiene che dagli attacchi Apt possano risultare impatti di assoluta rilevanza;
- il 46,3% dichiara che la propria organizzazione ha un timore ragionevole rispetto agli attacchi altamente specifici e persistenti;
- la principale preoccupazione delle aziende è legata alla perdita di dati riservati o finanziari (79,4% dei casi);
- esiste una discrepanza tra i rischi percepiti e le conseguenze effettive di un attacco, dove il costo degli interventi di ripristino è spesso sottovalutato, mentre il danno in termini di reputazione e perdita di dati sensibili appare sovrastimato.