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Bilanci in rosso

Un terzo delle aziende italiane chiuderà l'anno con un disavanzo economico

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Massimiliano Cassinelli

Un'impresa italiana su tre (ovvero il 30%) chiuderà il 2012 con un bilancio negativo. Il risultato, frutto di un'indagine congiunturale condotta dalla Banca d'Italia sulle imprese industriali e dei servizi, non lascia spazio dall'ottimismo. Il tutto aggravato dal fatto che questo dato conferma, in negativo, la chiusura del 2011, quando i conti “in rosso” erano stati presentati “solo” dal 24% delle aziende. A questo si aggiunge che, in prospettiva, si prevede la chiusura o il ridimensionamento del 2,5% degli impianti localizzati all'estero e del 7,8% di quelli attualmente attivi in Italia.
Indicazioni interessanti arrivano anche dal credito: il saldo percentuale tra le imprese che indicano un incremento della domanda di prestiti e quante ne segnalano una riduzione si è ridotto, arrivando a 12,5 punti rispetto ai 17 della scorsa primavera. Il tutto a fronte di una prospettiva in leggero aumento, sino ai 14,4 punti, nei prossimi mesi.
Una simile situazione, secondo gli analisti della Banca d'Italia, si ripercuoterà anche sull'occupazione che, secondo il 33% delle aziende, dovrebbe calare ulteriormente, a fronte del ricorso alla cassa integrazione richiesto da circa un terzo delle imprese industriali, mentre erano state il 21,8% a farvi ricorso lo scorso anno.
L'apertura di nuovi stabilimenti o l'ampliamento di quelli esistenti, entro la fine del 2013, è ritenuta probabile dal 7% delle realtà produttive italiane.

Bilanci in rosso - Ultima modifica: 2012-11-15T14:11:23+01:00 da Massimiliano Cassinelli