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Con Autentico Chain la tracciabilità del vino corre lungo l’intera filiera

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La Redazione

Azienda vitivinicola fondata nel 1960 nel Sulcis della Sardegna, la Cantina di Santadi annovera a oggi circa 130 soci e 40 dipendenti, con un fatturato di 10 milioni di euro all’anno e una produzione di 1.800.000 bottiglie: tra i vitigni rossi, il Carignano, il Cannonau, il Syrah ed il Bovaleddu, affiancati dai vitigni a bacca bianca tradizionali di quest’isola, quali Vermentino, Nuragus e Nasco. Su questa vena di tradizione territoriale si innesta poi lo spirito innovativo, che ha introdotto dal 2015 la soluzione Autentico Chain, realizzata da Aliante IT per ottimizzare, grazie alla tecnologia Rfid, il processo produttivo e logistico.

La call-to-action principale consiste nella necessità della Cantina di Santadi di identificare le scatole spedite a uno specifico cliente per contrastare il mercato parallelo e tutelare così i propri distributori: prima dell’introduzione di Autentico Chain, questa operazione era volta manualmente dagli addetti del magazzino e della catena di imbottigliamento, che, dopo aver ricevuto un ordine, “spalletizzavano” ogni singolo pallet, ossia disassemblavano le componenti del bancale, apponendo su ogni scatola un’etichetta cartacea adesiva che identificava il destinatario.

La prima, fondamentale innovazione introdotta da Autentico Chain consiste nell’identificare ogni scatola e ogni pallet di ciascun lotto tramite l’applicazione automatica di un'etichetta Rfid durante il processo di inscatolamento e palletizzazione. Contestualmente all’applicazione, ciascun tag Rfid di ogni scatola e il relativo “alter ego” apposto sul pallet di appartenenza vengono memorizzati da Autentico Chain in un database: a conclusione di ogni produzione, quindi, la Cantina conosce, attraverso un processo automatizzato, il conteggio delle scatole e dei pallet prodotti e la lista di tutti i tag univoci applicati.

La risposta tecnologica a simili aspettative è sagomata attorno agli step operativi della Cantina. A giugno 2015 entrano in scena la stampante Rfid, per l’applicazione automatica a fine linea delle etichette Rfid sulle scatole, e il Tunnel Rfid in banda Uhf per rilevarle in automatico.

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In particolare, il tunnel è movibile, risultato dell’ingegnerizzazione di Aliante IT per un’ideale identificazione degli oggetti ed opera anch’esso al fine-linea del confezionamento delle bottiglie in scatole: il suo compito consiste nel tracciare in automatico le scatole dotate di tag Rfid, conteggiarle ed associarle al pallet e al lotto di produzione. Una volta composto, il pallet è spostato in magazzino, al cui ingresso è installato un varco Rfid che ne rileva in automatico il passaggio, permettendo così alla cantina di conoscerne la posizione

partire da gennaio 2016, tutti gli ordini dell’etichetta Rocca Rubia (550mila bottiglie l’anno) sono ricevuti ed evasi mediante l’utilizzo del Tablet in dotazione al personale, corredato con un Hand-Held Rfid in banda Uhf per la rilevazione dei tag Rfid sulla scatola ed associando così ad ogni ordine, quindi anche destinatario/distributore, le specifiche scatole.  marzo 2016 Autentico Chain è sincronizzato con il gestionale della cantina: d’ora in poi gli ordini sono ricevuti in modo automatico dal gestionale, senza alcun intervento dell’operatore; terminato con successo il periodo di test e collaudo del vino Rocca Rubia, a partire da aprile 2016 Autentico Chain estende i suoi benefici anche all’etichetta Terre Brune (70mila/100mila bottiglie all’anno), le cui scatole sono ora identificate e tracciate con il tag Rfid.

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Durante questo percorso implementativo di Autentico Chain l’ostacolo maggiore incontrato riguarda l’ottimizzazione del tunnel Rfid in modo da garantire letture corrette anche al massimo della velocità di produzione: per risolvere tale problema, Aliante IT ha introdotto delle fotocellule aggiuntive connesse direttamente alle antenne, affinché le rilevazioni in radio frequenza siano sincronizzate con il passaggio delle scatole. Rispetto a tecnologie non in Radiofrequenza (codici a barre e altre metodologie di stampa univoca), quella dell’Rfid consente una logistica molto più veloce (un varco Uhf può leggere centinaia di tag al secondo) e la rilevazione dei codici delle scatole anche a pallet chiuso, ove cioè un codice a barre non è più leggibile.

Autentico Chain poggia su un’architettura (hardware) Rfid in banda Uhf firmata RFID Global e composta da: varchi Rfid  in ingresso e uscita dal magazzino, ciascuno composto dal Long Range Reader Uhf collegato a quattro antenne; Reader & Antenna Uhf RedWave, integrata nel tunnel, Hand-Held Uhf in area di produzione connessa al tunnel e in area di evasione ordini per la lettura delle scatole, stampante Toshiba con modulo Rfid integrato, Rfid smart label adesive.

Le innovazioni introdotte da Autentico Chain si possono così evidenziare in questi quattro punti: aggiornamento in tempo reale del numero di scatole e di pallet in giacenza e affinamento, per una gestione ottimale del magazzino e l’elaborazione delle statistiche di produzione; aggiornamento degli ordini da evadere, ora visualizzati in tempo reale nel tablet in dotazione, mentre in precedenza venivano consegnati in formato cartaceo al magazziniere; lista completa degli ordini evasi e la relativa lista di ogni scatola associata ai clienti (prima, per poter avere questo risultato, era necessario applicare l’etichetta cartacea spalletizzando ogni produzione); taggatura univoca di ogni scatola che ne garantisce autenticità e ne rende complessa la contraffazione.

Con Autentico Chain la tracciabilità del vino corre lungo l’intera filiera - Ultima modifica: 2016-09-15T16:01:34+02:00 da La Redazione