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Confindustria Anie costruisce le città del futuro

Sono sempre più popolate ed energivore. Solo le tecnologie intelligenti possono 'salvare' le città dall’invivibilità. Confindustria Anie già oggi è in grado di offrirle

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M.L.

Nelle città oggi vive il 50% della popolazione mondiale, viene consumato il 75% dell'energia planetaria e prodotto l'80% delle emissioni ad effetto serra. Se a questi dati si aggiunge che entro il 2050 quasi tre esseri umani su quattro (il 70% dicono per la precisione le previsioni) risulteranno urbanizzati, è chiaro che, avanti di questo passo, c'è poco da stare allegri sulle prospettive di sostenibilità delle città e più in generale del pianeta.
Fortunatamente, già oggi c'è che si sta impegnando con grande serietà e coerenza a rendere le nostre città sempre più intelligenti. Si tratta di Confindustria Anie. Nella sua X Giornata della Ricerca, l'Associazione ha avviato una profonda riflessione sulle smart city e sul fondamentale contributo offerto dalle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche per la loro realizzazione.
Grazie alla partecipazione, da un lato, di grandi realtà di riferimento come Abb, Infineon, Panasonic, Siemens, STMicroelectronics, e, dall'altro, di aziende di piccole e medie dimensioni focalizzate su specifiche questioni (la sicurezza negli impianti fotovoltaici per Ghisalba, la gestione energetica integrata degli edifici per Esa Elettronica, la tecnologia inverter per Danfoss, le tecnologie di comunicazione per Compel), l'evento ha aiutato il pubblico a ripensare le quattro criticità dello spazio urbano: energia e sostenibilità ambientale, trasporti, comunicazione e sicurezza.
Come hanno dimostrato le aziende partecipanti, le tecnologie per le smart city sono già disponibili. “Molte nostre aziende”, ha dichiarato Pietro Palella, vice presidente Anie per la ricerca e l'innovazione, “hanno già progettato soluzioni innovative nell'ambito smart city e stanno portando avanti un'intensa attività di ricerca per anticipare i driver che guideranno lo sviluppo della filiera nei prossimi anni”.
Fondamentale, poi, risulta l'impegno dell'Unione europea, che ha individuato nelle tecnologie intelligenti la chiave per raggiungere gli obiettivi per una significativa riduzione dei gas serra. Un impegno che si traduce in cospicui investimenti e finanziamenti alla ricerca. Ciononostante, l'Italia sconta un annoso ritardo nell'adeguamento agli standard internazionali in termini di investimenti in innovazione, tenendosi ben lontana dall'obiettivo, ribadito con forza dalla nuova Strategia Europa 2020, del 3% del Pil investito in ricerca e sviluppo. Un ritardo, quello del nostro sistema Paese, ancora oggi condiviso da troppe realtà economiche e produttive, soprattutto del settore costruzioni ed edilizia.

Confindustria Anie costruisce le città del futuro - Ultima modifica: 2011-12-22T08:42:04+01:00 da La Redazione