I processi di trattamento dell'acqua e delle acque reflue comportano alti consumi energetici e in genere sono responsabili per il 25-40% della bolletta elettrica comunale. Con l'utilizzo di convertitori di frequenza e altri dispositivi ad alta efficienza energetica, la bolletta e le emissioni di carbonio possono essere facilmente ridotti fino al 30%.
All'edizione 2016 della manifestazione Mce di Milano, Danfoss ha presentato soluzioni avanzate per il controllo delle pompe per il trattamento dell'acqua e delle acque reflue. "I convertitori di frequenza per il controllo delle pompe garantiscono un a riduzione dei costi di gestione nel trattamento dell’acqua e delle acque reflue. L'investimento in convertitori è ammortizzato generalmente entro il primo anno di installazione", ha detto Riccardo Bastero, Senior Marketing Manager SER di Danfoss Drives.
Presso lo stand Danfoss sono stati presentati, tra esposizioni e demo: VACON 20 Cold Plate (foto in alto a sinistra), convertitore a CA utilizzabile in diverse funzioni, in particolare per i sistemi idrici e le acque reflue; Danfoss VLT Aqua Drive (foto in basso), compatto, intelligente, facile da usare e fatto su misura per il trattamento delle acque; convertitori per sistemi di pompaggio a energia solare nella fornitura di acqua nelle zone fuori dalla rete idrica.
"Le utenze possono beneficiare non solo di un notevole risparmio energetico grazie ai convertitori di frequenza, ma possono anche ridurre le perdite d'acqua e le quote di acqua non fatturata grazie a un preciso controllo della pressione nel trattamento dell'acqua", ha aggiunto Bastero.
Tra le tecnologie protagoniste dello stand Danfoss di Mce 2016, grande rilievo nell'ambito del calcolo dell'efficienza energetica del sistema motore-inverter ha avuto anche Danfoss ecoSmart, uno strumento on-line appositamente studiato per il calcolo della classe di efficienza IE. Inserendo i dati di targa e i punti di carico parziale specifici per ciascuna applicazione, Danfoss ecoSmart stabilisce la classe di efficienza e i dati di carico parziale, creando un report in formato pdf da utilizzare come documento.