In Europa le strutture sportive indoor e outdoor sono un milione e mezzo e costituiscono circa l'8% del patrimonio edilizio europeo.
L'obiettivo del progetto Sport E2 è sviluppare servizi e soluzioni basati sull'Ict per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra del 30%, con un sistema che permetta un ritorno sull'investimento di massimo cinque anni.
I partner del progetto stanno realizzando un sistema Ict integrato, modulare e scalabile per gestire il consumo, la generazione e lo scambio (locale e sulla smart grid) di energia. Al cuore di questo sistema vi è la creazione di quattro moduli che possono essere utilizzati separatamente o in modo integrato, a seconda delle esigenze:
Sport E2 How, misurazione intelligente per determinare come avviene il consumo di energia);
Sport E2 When, sistemi di controllo integrati che permettano di gestire la fornitura e il consumo di energia;
Sport E2 Why, sistema per decidere in modo intelligente e ottimale sulla gestione dell'energia, in base ai dati e grazie alle funzioni di controllo disponibili; Sport E2 Where, un portale per la gestione di più strutture o più edifici nella stessa struttura.
I moduli saranno implementati all'interno di tre progetti pilota in strutture sportive significative in Italia, Spagna e Portogallo: in esse si potranno anche testare gli elementi relativi alla smart-grid in quanto sono presenti energie rinnovabili e co-generazione.
"La nostra partecipazione a questo progetto europeo rientra nelle azioni di sviluppo del business legato ai Green Building", spiega Ivan Mangialenti, Building Automation Business Support Manager di Schneider Electric. "Vi collaboriamo insieme a università, progettisti e aziende appartenenti a diversi Paesi, allo scopo di sviluppare metodologie e tecnologie dedicate al risparmio energetico. L'oggetto di studio sono i centri sportivi multifunzionali, che sono strutture per definizione estremamente energivore; un ulteriore risultato dell'iniziativa sarà lo sviluppo di conoscenze, best practice e linee guida che possano essere messe a disposizione di tutti coloro che intendano rendere più efficienti ed ecologici gli impianti sportivi".
Gli altri partner del progetto sono lo studio d'ingegneria D'Appolonia, lo studio di ingegneria e architetture Starting, lo studio tecnico portoghese Isa; il centro di ricerca spagnolo Tecnalia; l'Università Politecnica delle Marche, l'Università inglese di Cardiff, il centro sportivo A.S. Fidia di Roma, la Esco SelfEnergy, che gestisce il centro sportivo di Santa Maria de Lamas in Portogallo, la spagnola EmteSport che gestisce un centro sportivo multifunzionale a Bilbao.