"In un mondo sempre più a rischio dal punto di vista delle minacce informatiche, in cui gli attori del cyber crime sfruttano le vulnerabilità del software per attacchi mirati volti a ledere gli interessi di aziende e singoli, è fondamentale promuovere un'opportuna cultura della sicurezza e non trascurare l'importanza di un sistema operativo moderno, che può fare la differenza in termini di protezione e di produttività", ha detto Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, ricordando come lo scenario in cui XP era nato fosse totalmente diverso da quello attuale. Nel 2001 si era ancora lontani dall'era dei social, della mobility, della connettività sempre e ovunque.
Nel nuovo ambiente IT le Pmi si espongono a rischi economici che vanno dalla sottrazione di dati sensibili al fermo dei sistemi. Ecco perchè Microsoft è particolarmente impegnata a supportare le aziende nel comprendere che cosa accade dal momento in cui il supporto tecnico di XP cesserà: dopo l'8 aprile 2014 non verranno più rilasciati aggiornamenti automatici per la sicurezza per proteggere i pc da virus, spyware, malware, mentre fino a luglio 2015 Microsoft renderà comunque disponibili per Windows XP le signature anti malware dei sistemi antivirus per prodotti enterprise.
Da parte sua, il canale dei partner, debitamente formato da Microsoft nei mesi scorsi sulla migrazione da XP a Windows 8, si impegna a fare da punto di riferimento per tutte le aziende che necessitano informazioni e che intendono compiere il passaggio al nuovo.
Del resto, proprio i partner sono per le aziende il principale canale di informazione, come emerge dalla ricerca commissionata da Microsoft a IDC sul tema della security 'La sicurezza IT nelle Pmi e la fine del supporto tecnico pubblico su Windows XP'.
Dall'analisi emerge anche un dato più preoccupante, ossia che la maggior parte delle Pmi sono prive di referenti, sia interni sia esterni, a cui attribuire la responsabilità della sicurezza informatica (44%), non organizzano attività formative sul tema (48%) e destinano alla gestione del problema meno del 10% del loro budget IT (73%).
(foto Microsoft)