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Plm, gli investimenti crescono

Stabile il mercato dei tool cad. Previsioni rosee per quello del plm. Lo rilevano gli analisti, con un suggerimento per le aziende: prima d’implementare un tool software, assicuratevi di conoscere realmente i vostri processi e il vostro vero core business

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V.V.

L'andamento economico sfavorevole, l'instabilità e l'incertezza sul futuro stanno condizionando pesantemente il mercato globale e di conseguenza tutte le aziende che vi operano. Tuttavia, è proprio nei momenti di recessione e di difficoltà che può risultare vincente la scelta di considerare strategie e tecnologie innovative a sostegno del plm, unitamente a un approccio strategico nella gestione delle informazioni, dei processi e delle risorse a supporto dell'intero ciclo di vita del prodotto. È quanto rimarca sostanzialmente Peter Bilello, vicepresidente CIMdata, citando alcuni dati sui trend attuali e futuri del mercato plm. Mercato che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita degli investimenti da parte degli end-user piuttosto consistente ed è destinato a continuare a crescere anche nei prossimi anni, nonostante la crisi in corso. Confrontando il 2007 con il 2008, gli investimenti complessivi nel mercato plm sono cresciuti dell'8,2%, per un totale di 26,3 miliardi di dollari (Figura 1).
“La crescita, un po' inferiore rispetto a quanto avevamo inizialmente previsto a causa dei bruschi arresti negli ultimi mesi del 2008, è buona e riguarda tutto il settore del product lifecycle management, senza escludere nessuna delle sue tre componenti principali”, spiega Bilello riferendosi ai tre segmenti principali di questo mercato, che CIMdata individua in 'digital manufacturing', un segmento molto giovane, di nicchia, destinato a crescere progressivamente nei prossimi anni nel contesto plm, 'tools' (strumenti cam, cad, cae tradizionali), un mercato stabile, lo zoccolo duro del settore, e 'cPdm' (Collaborative Product Definition Management), il segmento che tra i tre sta crescendo più nettamente negli ultimi anni. “La necessità di investire in soluzioni software che favoriscano un approccio plm è percepita in modo forte in tutti i principali segmenti industriali”, continua Bilello riferendosi al periodo 2004-2008 (Figura 2). “I segmenti con una maggiore propensione agli investimenti si confermano essere l'automotive e i trasporti in generale, l'aerospace & defence e l'high-tech, l'elettronica e le telecomunicazioni, anche se stanno mostrando una predisposizione all'investimento anche il processo, il food & beverage e farmaceutico e il petrolchimico”.

Futuro a doppia cifra
Per i prossimi cinque anni, le previsioni di CIMdata sono rosee. Bilello parla infatti di “crescite a doppia cifra” e di “una buona crescita” del plm per il prossimo quinquennio. Il mercato dovrebbe raggiungere investimenti complessivi per circa 36 miliardi di dollari nel 2013, considerando servizi e software relativi ai diversi segmenti cPdm, Si/reseller/var, Mcad, simulazione, analisi, digital manufacturing, Eda, Aec (Figura 3). Per quanto riguarda le priorità che nell'attuale condizione di mercato mondiale possono indurre gli utenti all'adozione di strumenti che favoriscano un approccio aziendale verso il plm, Bilello ricorda che si tratta sia di driver di breve periodo (6-9 mesi) sia di lungo periodo. “In questa fase, chi si orienta ad una soluzione di plm, lo fa nell'ottica di breve periodo con l'obiettivo di ottenere grossi cambiamenti e innovazione nel modo di lavorare a livello 'bottom line', pensando soprattutto alla sopravvivenza del business e a un veloce Roi. Il plm è quindi considerato un'opportunità di maggiore efficienza e di miglioramento operativo e di controllo e riduzione dei costi. L'utente compie un investimento 'quick-to-value' e si aspetta un impatto immediato sulle prestazioni. Può anche essere guidato però da una visione a lungo termine, in base alla quale valuta il plm in un'ottica futura di posizionamento competitivo, politiche di prezzo, gestione dell'innovazione (di prodotto e di processo), di supporto alla globalizzazione, all'armonizzazione dei processi e alla complessità del contesto, dei prodotti e delle catene del valore”.

Azioni collaborative
A chi adesso si chiede come possa essere condotto con successo un progetto di plm, riproponiamo il suggerimento di Bilello. “Innanzitutto ricordiamo che il plm non è un pacchetto software, non è solo una tecnologia o un sistema da aggiungere in azienda, bensì un approccio strategico, un set di soluzioni di business, il cui successo è dato dall'armoniosa integrazione di persone, processi, tool, informazioni. Il plm è un'azione collaborativa che porta all'integrazione di tutti i dati provenienti dai tool di definizione di prodotto o impianto (mda, Aec, Case, Eda, analisi, gestione documentazione) e di tutti i processi di supporto al prodotto (pianificazione, progettazione, produzione)”. Per supportare realmente un'extended enterprise, un'impresa estesa, lungo tutte le fasi del ciclo di vita, il plm non può prescindere dalla visione, dall'organizzazione e dal contesto aziendale. “Prima di intraprendere un progetto di plm, focalizzatevi sul vostro business. Chiaritevi le idee sui vostri obiettivi presenti e futuri. Educate il vostro management, senior o junior, al nuovo approccio, in modo che il plm sostenga e non indebolisca la vostra cultura aziendale. Selezionate un partner che comprenda le vostre esigenze di business e abbia una comprovata esperienza in questo ambito, chiedetegli referenze nel vostro settore. Cercate di avviare un progetto che sia basato su un veloce Roi, ma che sia anche adattabile alle vostre esigenze future. Procedete con progetti pilota, se potete”.

Plm, gli investimenti crescono - Ultima modifica: 2009-10-09T11:33:36+02:00 da La Redazione