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IT e automazione, un unico mondo nella visione della fabbrica intelligente

Al workshop 'La gestione della produzione nella fabbrica intelligente', organizzato da Automazione Industriale all'interno di Smau 2013, attori importanti del settore industria confermano che una produzione efficiente non può prescindere da automazione e sistemi IT

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G.A.
Ad animare la cinquantesima edizione di Smau, tenutasi dal 23 al 25 ottobre nei padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity, sono stati più di 200 startup e centri di ricerca e diversi protagonisti del settore IT, tra cui Aruba, Avaya, Cisco, Dell, Fujitsu, Huawei, Ibm, Infor, Intel, Lenovo, Microsoft, NetApp, Polycom, Salesforce, Sap, Teamsystem, Telecom, Vodafone, Wacom e Zucchetti.

Più di 51mila, invece, sono stati i visitatori, attratti dalle iniziative organizzate dagli espositori e dal ricco panorama di convegni e workshop. 

Alla riuscita del programma convegnistico ha contribuito anche Automazione Industriale, che  ha  moderato, il 23 ottobre, un incontro dal titolo 'La gestione della produzione nella fabbrica intelligente'. Al tavolo dei relatori, sollecitati dalle domande di Massimiliano Cassinelli, consulente tecnico di Automazione Industriale, si sono seduti Giacomo Angione, responsabile del Gruppo Research for Innovation di Loccioni Group, Andrea Manfroi ed Ermanno Rumi, rispettivamente responsabile Progetti per il Risparmio Energetico in Europa  e Controls Leader Emea di Ingersoll Rand.

A fare da sfondo al workshop è stata l'idea che l'ottimizzazione di un processo produttivo passa necessariamente dall'acquisizione di dati che, una volta elaborati, si trasformano in informazioni e, quindi, in valore per l'azienda.
Come ha esordito Giacomo Angione: "Il motto di Loccioni è misurare per migliorare; seguendo questo claim la nostra azienda offre soluzioni destinate a settori diversi, che integrano automazione, misura, IT e soluzioni per l'efficienza".

Anche Andrea Manfroi di Ingersoll Rand, dalla sua esperienza nel settore dell'aria compressa, ha sottolineato come la mission della sua azienda sia "ottimizzare e automatizzare la fornitura dell'aria" e come, per perseguire l'obiettivo del risparmio energetico, serva "un controllo ottimale dei compressori".

Sulla necessità di ottimizzare per ottenere un risparmio energetico ha insistito anche Ermanno Rumi: "Se si pensa che quasi il 12% della produzione complessiva di energia in Italia è utilizzata per produrre aria compressa, si può capire come, anche un efficientamento del 2-3% su un impianto possa rappresentare per l'azienda utilizzatrice un risparmio interessante".

Tutti d'accordo, quindi, nel sostenere che misura,  automazione e controllo sono elementi essenziali per gestire in modo intelligente un processo produttivo. Ma è tangibile, da parte delle aziende, l'esigenza di investire per portare l'intelligenza in fabbrica?
Secondo Angione,
oggi le aziende sono molto sensibili al tema dell'efficienza e, quindi, più propense a investire in sistemi intelligenti: "Le aziende hanno esigenze che variano di giorno in giorno e, di conseguenza, devono essere in grado di rendere la produzione il più possibile flessibile; inoltre, la concorrenza con i Paesi emergenti rende le industrie più pronte a investire in efficienza e a migliorare la qualità dei propri prodotti".

Anche Manfroi e Rumi, dal punto di vista di Ingersoll Rand, confermano che l'esigenza di ottimizzazione presso le aziende è sentita e sottolineano il ruolo che l'automazione e l'IT devono avere nel supportarle a rispondere alla domanda di efficienza.
"Ogni azienda ha un proprio Dna e un sistema intelligente deve essere in grado di soddisfarne le specifiche esigenze", ha detto Ermanno Rumi.
"Un sistema di automazione, per essere completo e funzionale, deve avere una capacità di raccolta ed elaborazione dei dati", ha aggiunto Manfroi. "Oggi, grazie allo sviluppo dell'informatica e ai nuovi strumenti messi a disposizione dal web, la possibilità di elaborare i dati e, di conseguenza, migliorare i processi, è reale".

Reali sono anche i risultati dei progetti di efficientamento che Loccioni e Ingersoll Rand hanno seguito e stanno seguendo, con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di contenimento dei costi e, più in generale, di ottimizzazione delle risorse, economiche e non solo,  dei diversi clienti.
Angione ha riportato l'esempio del progetto europeo Grace - InteGration of pRocess and quAlity Control using multi-agEnt technology - che ha visto la collaborazione di Loccioni, Whirlpool Europe Italia e Siemens AG, oltre a università e centri di ricerca, e che ha dimostrato come l'intelligenza in fabbrica consista nella capacità di implementare meccanismi di auto-adattamento e self-learning sia nei processi produttivi, sia nei processi di controllo qualità (per saperne di più su Grace, leggi l'articolo sul numero di Ottobre di Automazione Industriale).
Manfroi ha invece accennato ai molti progetti nei quali è impegnata Ingersoll Rand: "Seguiamo progetti diversi in settori che hanno necessità differenti, ad esempio alcuni processi produttivi hanno richieste d'aria costanti, altri no. Generalmente siamo in presenza di una batteria di compressori di tipo diverso, volumetrici o dinamici, che devono essere controllati in modo da operare senza sprechi; occorre quindi ottimizzarne la modulazione, sviluppare logiche che rendano automatica la sequenziazione dei compressori in modo che, senza l'intervento fisico di un operatore, essi si adattino alla richiesta d'aria del sistema producendone la quantità corretta al minor costo possibile".
Rumi ha toccato poi un importante dettaglio tecnico, affermando che "la difficoltà, e il nostro compito come Ingersoll Rand, sta nell'elaborare l'algoritmo specifico che consenta di erogare la quantità d'aria conforme alla necessità, evitando sprechi", e ha aggiunto che un ambito di grande interesse anche per Ingersoll Rand è "lo sviluppo di sistemi che consentano l'interfacciamento diretto con il Mes e che rendano possibile la preparazione e la schedulazione dell'aria in modo che la stessa sia immessa nel processo produttivo solo nel momento in cui se ne ha effettivamente bisogno". 

In chiusura di workshop c'è stato anche spazio per affrontare un tema che rischia di essere trascurato quando si parla di automazione e IT come di un mondo unico e 'virtualmente' funzionale a rendere i processi più intelligenti: l'esperienza umana. Come ha sottolineato Cassinelli, rivolgendo il quesito ai relatori: "L'automatizzazione di un processo non rischia di far perdere il patrimonio di conoscenza di chi si è formato sul campo?".
Secondo Angione, l'esperienza delle persone non va mai gettata via: "Il sistema automatico richiede comunque una formazione, un training.  Il suo punto forte è che sostituisce la persona nello svolgimento di compiti noiosi e ripetitivi".
Anche per Manfroi l'elemento della conoscenza e dell'intelligenza umana non va dimenticato: "Usare i programmi di calcolo è ottimo, ma non dobbiamo trascurare di mantenere la nostra capacità di immaginare i risultati e di capire i processi; i sistemi devono facilitare il nostro lavoro ma rimane esenzialmente affidato alle persone il compito di approfondire la conoscenza del processo produttivo". 



Leggi l'articolo completo sul numero di Dicembre di Automazione Industriale

IT e automazione, un unico mondo nella visione della fabbrica intelligente - Ultima modifica: 2013-11-20T11:45:15+01:00 da La Redazione