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La Security entra in fabbrica

La sicurezza, anche a livello informatico, è un processo continuo, che non può prescindere dalla consapevolezza e dall'impiego di tecnologie adeguate

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Massimiliano Cassinelli

Per anni l'automazione ha rappresentato, dal punto di vista della sicurezza informatica, una sorta di 'isola felice', grazie all'impiego di tecnologie e protocolli proprietari. Con l'apertura a Ethernet e il massiccio impiego di soluzioni derivate dall'Ict, al contrario, anche le piattaforme di automazione sono sempre esposte agli attacchi provenienti dalla rete.

A testimoniare una consapevolezza sempre più diffusa, il successo del convegno 'Impianti Industriali e Sicurezza IT' che Automazione Industriale ha organizzato con Trend Micro e Siemens. Due realtà, leader di settore, che già collaborano a livello internazionale per sviluppare soluzioni specifiche per l'ambito industriale.
Un ambito nel quale, secondo Alessio Pennasilico di Clusit, esistono esigenze specifiche e diverse da quelle dell'informatica. Al punto che, sottolinea Federico Fontana, responsabile dei sistemi informativi di Fro Air Liquide Welding Italia, è necessario instaurare uno stretto rapporto di collaborazione tra tutti i livelli aziendali.
Del resto, ha spiegato Mauro Cerea, Head of Hmi and Ipcs di Siemens, la sicurezza è un processo olistico, che deve basarsi sul concetto di 'Defence in Depth', passando attraverso soluzioni di plant e di network security, oltre che sulla system integrity. Da qui la necessità, ha ribadito Gastone Nencini, Country Leader di Trend Micro Italia, di utilizzare soluzioni specifiche, sviluppate per monitorare quanto avviene sulla rete di automazione, ma senza interferire con le comunicazioni di processo o di impianto.

La Security entra in fabbrica - Ultima modifica: 2014-05-15T11:52:40+02:00 da La Redazione