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L’alimentare crede nell’innovazione

Una ricerca Istat, presentata a Cibus Tec, conferma la capacità e la volontà delle aziende italiane di investire in nuove tecnologie

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Massimiliano Cassinelli

Al successo dell'industria alimentare italiana contribuisce la tradizione agro-alimentare del nostro Paese, ma anche la capacità innovativa delle aziende. La conferma arriva, in questi giorni, dalla fiera Cibus Tec e, in particolare, da una ricerca condotta da Istat.
Il settore del Food vede oggi la presenza di circa 55mila imprese (il 13% del totale manifatturiero) e poco meno di 400mila addetti (il 10% circa della manifattura). Si tratta di realtà che, mediamente, occupano 7 addetti (contro i 15 degli altri Paesi europei), ma con un investimenti per addetto decisamente elevato: 11mila euro contro una media continentale di 7mila. Un dato che consente di ottenere un'elevata produttività e conferma l'attenzione all'innovazione dell'intero comparto.
Lo conferma il fatto che, nell'ultimo triennio, più di un terzo delle imprese ha introdotto almeno un'innovazione di prodotto o processo. Al punto che nel 2008 l'industria alimentare ha investito circa un miliardo di euro in innovazione tecnologica.
In particolare, nel triennio 2006-2008, oltre il 40% delle imprese alimentari ha associato l'innovazione nel design (o packaging) dei prodotti ad almeno un'innovazione tecnologica e oltre un quarto ha svolto attività combinate di innovazione tecnologica (nuovi prodotti integrati con nuovi processi di produzione) e innovazione nel design.
Inoltre il 36,1% delle imprese innovatrici, pur non dedicandosi allo sviluppo di nuovi prodotti, ha adottato sistemi di produzione tecnologicamente più avanzati, macchinari ad elevato
contenuto innovativo, tecnologie che garantiscono una maggiore produttività e migliori prestazioni in termini di rapidità, precisione e flessibilità.
Il modello innovativo prevalente nel settore alimentare è basato sulla capacità di integrare e adattare le tecnologie incorporate in macchinari avanzati (acquisiti all'esterno) ai propri processi di produzione.

L’alimentare crede nell’innovazione - Ultima modifica: 2011-10-20T09:31:24+02:00 da Massimiliano Cassinelli