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Migliora la competitività

Seconda la Banca Mondiale è leggermente più facile fare impresa in Italia, ma rimaniamo ultimi in Europa

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Massimiliano Cassinelli

Quanto è facile fare impresa in Italia? Poco stando alla Doing business 2013, la classifica stilata dalla Banca Mondiale, che vede l'Italia al 73° posto al mondo. Una posizione tutt'altro che lusinghiera per la terza economia Europea.
È però incoraggiante il fatto che, rispetto a un anno fa, il nostro Paese abbia recuperato 14 posizioni, anche se siamo ancora alle spalle di realtà come Colombia, Ruanda e Botswana.
Scorrendo i singoli giudizi, il miglioramento è stato reso possibile, in particolare, dalla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica e dalla semplificazione delle compravendite immobiliari.
Si tratta di piccoli miglioramenti che, però, non sono sufficienti per far progredire l'Italia dall'ultimo posto, tra i Paesi dell'Unione europea, per l'applicazione dei contratti e per il costo delle procedure fallimentari. Addirittura, rispetto al rapporto precedente, vengono rimarcati peggioramenti in cinque delle dieci aree identificate per formare l'indice generale, compresa quella delle condizioni per avviare un'impresa.
Ovviamente la crisi del debito rappresenta un freno all'insediamento di nuove imprese ed è necessario rilanciare la crescita. Un obiettivo che impone di creare un ambiente più adatto alle imprese, anche se appare difficile coniugare le riforme pro-impresa e la crescita del Pil. Il rapporto della Banca mondiale, però, evidenzia come i Paesi che hanno investito in questa direzione hanno registrato una crescita del Pil nell'ordine dello 0,4%.

Migliora la competitività - Ultima modifica: 2012-10-25T14:38:40+02:00 da Massimiliano Cassinelli