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Quale sicurezza per le infrastrutture critiche?

I proprietari delle principali infrastrutture nazionali dovranno realizzare piani di sicurezza in grado di limitare le conseguenze di danneggiamenti e distruzioni

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Massimiliano Cassinelli

Con il Decreto Legislativo 61/2011, già operativo, l'Italia ha varato un importante progetto per aumentare il livello di sicurezza delle infrastrutture critiche (Ic). Un team di lavoro interministeriale sta infatti individuando, su tutto il territorio nazionale, le infrastrutture ritenute essenziali “per il mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale della popolazione ed il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo”. In questa prima fase l'attenzione è focalizzata sui settori dell'energia e dei trasporti, con un particolare interesse per le realtà “il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un significativo impatto su almeno due Stati membri”. Installazioni che, per tale ragione, vengono classificare Ice (Infrastruttura critica europea).
Il Decreto fissa i seguenti criteri di valutazione:
a) possibili vittime, in termini di numero di morti e di feriti;
b) possibili conseguenze economiche, in termini di perdite finanziarie, di deterioramento del bene o servizio e di effetti ambientali;
c) possibili conseguenze per la popolazione, in termini di fiducia nelle istituzioni, di sofferenze fisiche e di perturbazione della vita quotidiana, considerando anche la perdita di servizi.
I proprietari delle infrastrutture classificate Ice, oltre sottostare ad una serie di obblighi di segretezza, entro un anno dovranno redigere un “Piano della Sicurezza dell'Operatore” (Pso). Il documento, validato e approvato dalle autorità competenti, dovrà contenere una dettagliata analisi di minacce e vulnerabilità, corredate dalle contromisure da adottare in funzione delle specifiche situazioni di rischio.

Quale sicurezza per le infrastrutture critiche? - Ultima modifica: 2011-06-28T14:57:30+02:00 da Massimiliano Cassinelli