Nel quadro di un progressivo disinvestimento di azioni del Consorzio Shah Deniz in Azerbaigian, il gigante norvegese dell'Oil & Gas Statoil ha annunciato di aver ceduto la quota del 20% di azioni possedute nel Gasdotto Trans-Adriatico (Tap, Trans Adriatic Pipeline AG) a Snam SpA, per un totale di 208 milioni di euro. Le azioni, che Statoil possedeva dal 2008, sono state cedute con l'obiettivo di aumentare la flessibilità finanziaria della compagnia - come ha dichiarato Jens Økland, Executive Vice President Marketing, Midstream e Processing di Statoil. La transazione, che sarà conclusa entro la fine del 2015, è in linea con la strategia Statoil di ottimizzazione del portfolio e capitalizzazione, come ha ricordato ancora Økland.
Quando il progetto sarà completato, l'infrastruttura di trasporto Tap rappresenterà la sezione più occidentale del 'Corridoio Sud del Gas', il corridoio meridionale di 3.500 km che collega il giacimento di gas naturale azerbaigiano Shah Deniz II ai gasdotti europei. Il Tap avrà una lunghezza totale di 882 km, con una capacità iniziale annua di 10 miliardi di metri cubi, e, connettendosi al Tanap (Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline), dalla frontiera greco-turca attraverserà il Nord della Grecia, l'Albania e il Mare Adriatico per giungere in Italia, in provincia di Lecce, dove si innesterà alla rete gas gestita da Snam.
