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Tecnologie per il legno, rallenta l'estero ma anche in Italia la situazione è difficile

Da un'indagine realizzata dall’Ufficio studi di Acimall emerge un calo degli ordini del 9,9% nel periodo aprile-giugno 2012 rispetto all’analogo periodo 2011. Gli ordini esteri diminuiscono del 12,3%, mentre sul mercato italiano la contrazione è del 4,3%

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Lucia Favara

Situazione ancora delicata per le macchine e le tecnologie dedicate alla lavorazione del legno e dei suoi derivati: dopo quattro trimestri positivi la crescita dei mercati mondiali si arresta. Un trend che possiamo definire 'fisiologico', anche perchè in termini assoluti gli ordini da oltreconfine continuano a rappresentare lo sbocco più importante per un settore che esporta oltre il 70% della propria produzione. Di contro ancora difficile la situazione in Italia, con una stagnazione strutturale, che mette a repentaglio le imprese che lavorano prevalentemente sul mercato nazionale.
Ma vediamo le cifre. La consueta indagine realizzata dall’ufficio studi di Acimall segnala nel periodo aprile-giugno 2012 un calo degli ordini del 9,9% rispetto all’analogo periodo 2011. Gli ordini esteri diminuiscono del 12,3%, mentre sul mercato italiano la contrazione è del 4,3%. Dati che vanno ovviamente letti all’interno di un preciso quadro di riferimento che vede una forte penetrazione della tecnologia italiana per il legno sui mercati mondiali e un buon andamento degli stessi nell’ultimo anno, a fronte di una diminuzione più contenuta in termini percentuali sul mercato interno, fermo però da molto tempo. Fatto 100 il numero indice a gennaio 2002, oggi il livello degli ordini si colloca a quota 79. Il periodo di produzione assicurata è attorno ai due mesi, mentre dall’inizio del 2012 l’aumento dei prezzi è valutabile attorno all’1%. L’occupazione viene considerata stazionaria dall’81% del campione, in diminuzione dal 19%.
Evidente il clima di sfiducia per la parte finale dell’anno. Un terzo del campione infatti attende una diminuzione degli ordini, sia dai mercati esteri che sul fronte domestico. Solo il 15%degli intervistati crede in una crescita degli ordini da oltreconfine, il 56% vota per la stabilità, il 29% per un ulteriore calo. In calo anche il mercato interno secondo il 37% del campione, stabile per il 63%. Nessuno pensa a una crescita.

Tecnologie per il legno, rallenta l'estero ma anche in Italia la situazione è difficile - Ultima modifica: 2012-09-12T10:12:08+02:00 da Lucia Favara