In Italia Siemens archivia l'esercizio fiscale 2013 con un fatturato di 1.907 milioni di Euro - in flessione rispetto allo scorso anno - e ordini per 2.018 milioni di Euro (+1%). In un contesto difficile, si evidenzia una contrazione del volume di business, ma con il segnale positivo proveniente dall'ordinato. Le attività legate all'automazione industriale tengono, registrando un 2% in più di nuovi ordini. In particolare, il settore 'Industry' ha beneficiato dell'ottimo andamento delle tecnologie metallurgiche, dove i contratti, grazie a importanti commesse estere, hanno avuto un incremento del 67%.
Da segnalare è anche il focus sulle smart cities, rimasto molto alto grazie anche allo sviluppo di progetti per la mobilità elettrica e le reti intelligenti. In questo ambito Siemens ha realizzato uno studio sulla resilienza delle infrastrutture urbane che dimostra come la tecnologia sia una componente chiave per la protezione delle infrastrutture e che suggerisce che le città dovrebbero integrare la resilienza in tutti gli aspetti della loro pianificazione, in modo da ridurre i danni potenziali, migliorando contestualmente la produttività e creando un luogo più sicuro in cui vivere.
"L'Italia su questo fronte non ha ancora elaborato una strategia d'azione comune, tuttavia esistono delle buone pratiche già attive sul territorio nazionale. Torino, per esempio, si è organizzata con i contratti di quartiere, strumenti di intervento finalizzati al recupero di quartieri segnati da un diffuso degrado fisico e ambientale", dice Golla.