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Incidenti: dubbi sulle statistiche

I dati ufficiali rilevano un calo nel numero di morti e feriti sul lavoro, ma Anmil esprime perplessità sull'obiettività di tali numeri

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Massimiliano Cassinelli

980 morti sul lavoro, 775.374 infortuni denunciati e 42.347 malattie professionali. Questi i numeri resi noti da Anmil (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi del Lavoro) in occasione della 61esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Si tratta di indicazioni positive rispetto agli incidenti del 2009, anche se i vertici dell'associazione sottolineano che i “dati non sono definiti e consolidati”.
In una nota Anmil evidenzia infatti che "il calo del fenomeno infortunistico va stabilito con molta cautela, soprattutto perché deve essere letto con riferimento ad un contesto occupazionale in grave difficoltà, caratterizzato in questi anni da un forte ricorso alla cassa integrazione guadagni e al lavoro a tempo parziale, che determina dunque una diminuzione delle ore lavorate ancora più rilevante. Inoltre non si può non notare che il calo riscontrato è in buona parte dovuto al minor numero degli infortuni cosiddetti "in itinere", rispetto ad un aumento preoccupante dei decessi nel settore dei trasporti e nel lavoro femminile, nonché nella fascia di età compresa fra i 50 e i 64 anni".
I dati, inoltre, potrebbero essere falsati dal lavoro irregolare che, secondo l'Istat, ha interessato nel 2010 “il 10% degli occupati, rimasti nascosti nell'ombra del lavoro nero da cui non trapelano denunce né notizie".
Oltre al valore sociale è importante ricordare come questi incidenti abbiano anche un impatto economico sul bilancio nazionale. Le persone con invalidità permanenti da lavoro e titolari di una rendita vitalizia Inail sono oggi 831.659, mentre le giornate di lavoro perse a causa degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali sono state 14.262.619. Valori che, dal punto di vista economico, costano 5 miliardi di euro all'anno, in termini indennizzi agli infortunati. A questo si aggiunge una spesa sanitaria valutata in 3 miliardi e 400 milioni di euro.

Incidenti: dubbi sulle statistiche - Ultima modifica: 2011-10-13T10:12:46+02:00 da Massimiliano Cassinelli