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Le 'sofferenze' sono da record

Crescono le sofferenze bancarie e i ritardi dei pagamenti

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Massimiliano Cassinelli

L'ultima rilevazione di Abi, l'Associazione dei banchieri italiani, conferma un dato già anticipato dalla Banca d'Italia: le sofferenze bancarie hanno raggiunto valori mai sfiorati in passato. Ad aprile, secondo il rapporto dell'Associazione, le sofferenze lorde hanno infatti superato i 133 miliardi, in crescita di 2,3 miliardi rispetto a marzo e addirittura del 22,3% su base annua.  Tutto questo induce una 'elevata rischiosità dei prestiti' che, anche per questa ragione, sono in calo significativo.
Allo stesso modo, le aziende faticano a pagare i propri debitori e, secondo l'osservatorio Cerved, oltre la metà delle fatture è saldata in ritardo rispetto ai tempi concordati. Nello specifico, dallo studio emerge che oltre il 45% (in crescita del 3%) delle aziende contiene il ritardo in 'soli due mesi', così come solo il 45% delle aziende onora puntualmente i propri debiti, ma oltre il 9% delle realtà produttive ritarda di oltre 60 giorni il pagamento. Le pmi sono mediamente quelle meno in affanno, mentre i ritardi sono più elevati al Centro-Sud.
La disponibilità di liquidità necessaria per affrontare investimenti, inoltre, è limitata dalla contrazione dei prestiti: a maggio i finanziamenti a famiglie e imprese sono scesi di nuovo, per la tredicesima volta consecutiva, a 1.455,5 miliardi (-3,1% come ad aprile). Il totale degli impieghi è calato per il decimo mese a 1.893,5 miliardi (-2,7%).
I tassi di interesse sui prestiti erogati dalle banche italiane, infine, sono scesi a maggio al 3,75%, in calo di tre punti base rispetto ad aprile e di 28 punti base rispetto allo stesso mese del 2012.

Le 'sofferenze' sono da record - Ultima modifica: 2013-06-26T18:24:44+02:00 da Massimiliano Cassinelli