Schneider vuole Invensys

La notizia, ufficializzata nel corso dell'estate, è destinata a modificare gli assetti nel mercato dell'automazione industriale: Schneider Electric ha formalizzato l'offerta di acquisto in contanti e azioni di Invensys. Un'operazione per la quale il gruppo francese ha stanziato 3,4 miliardi di sterline (5,4 miliardi di dollari).
La proposta, ufficializzata agli azionisti di Invensys, prevede l'offerta di 502 pence per ciascuna azione del target. Un prezzo allettante per gli investitori, che si sono visti riconoscere un surplus del 14% rispetto alla valutazione dell'11 luglio scorso, quando è stata lanciata l'offerta. In pratica i soci di Invensys riceverebbero 0,025955 nuove azioni di Schneider Electric e 372 pence in contanti per ciascun titolo detenuto.
La reazione immediata del mercato è stata una crescita, poi stabilizzatasi, di oltre il 12% nel valore delle azioni dell'azienda inglese.
Dal punto di vista operativo, l'iniziativa mira a rafforzare la presenza di Schneider nel settore industriale e in quello delle infrastrutture. In management della multinazionale francese, in particolare, ha sottolineato come l'acquisizione permetterebbe di migliorare la propria posizione nell'ambito dell'automazione industriale, che i responsabili dell'azienda hanno definito “strategica” ed espressione di “un business attrattivo”. Anche per questo l'attenzione sarà focalizzata sui mercati caratterizzati da un elevato consumo di energia e l'azienda potrà proporre le più innovative soluzioni software destinate a massimizzare l'efficienza operativa.
Secondo i responsabili finanziari di Schneider Electric, il deal creerà 400 milioni di euro annui di revenue saving entro il 2018 grazie all'aumento della base di prodotti, alla clientela complementare e alla maggiore portata. I risparmi generati dalla transazione saranno pari a 140 milioni annui entro il 2016.
Il Cfo del Gruppo ha precisato che un miliardo di euro per l'acquisizione di Invensys sarà pagato in azioni e che la società dovrà ricorrere a più di 2 miliardi di nuovo debito per effettuare l'acquisto.