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A Monaco, Comau invita a pensare “out of the fence”

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La redazione

A Monaco, ad Automatica 2016, insieme a diverse anteprime tech, Comau ha portato un messaggio, “Think out of the fence”, per comunicare la capacità di pensare oltre i tradizionali "steccati" dell’automazione, superando le barriere che finora hanno diviso uomini e macchine negli stabilimenti industriali.

Per quanto riguarda la tecnologia, l'azienda lancia due nuovi modelli di robot Racer, Racer5-0.63 e Racer5-0.80, entrambi costruiti sulla piattaforma tecnologica di Racer3, della quale rappresentano un'estensione in termini di payload e reach. Racer5-0.63 è una macchina con reach di 630 mm e payload di 5 kg, mentre Racer5-0.80 ha payload da 5 kg e reach più estesa per un totale di 809 mm.

L’ambizione di “pensare oltre le barriere” si concretizza anche nei cinque nuovi modelli di robot Scara, riuniti nella famiglia Rebel-S, con la quale Comau fa il suo ingresso in un nuovo segmento di mercato offrendo soluzioni per le applicazioni di manipolazione e pick & place. I robot Rebel-S estendono il portfolio Comau rispetto ai robot antropomorfi che hanno sempre caratterizzato l’offerta aziendale; offrono tutte e tre le posizioni di montaggio (terra, parete, soffitto) con tre differenti reach (450, 600, 750 mm) grazie a un kit di trasformazione, composto da cavi e spacer (moduli che consentono al robot di estendere il proprio reach) che consente di passare da un modello all’altro.

Infine, sul fronte della robotica collaborativa, Comau introduce Aura (Advanced Use Robotic Arm), soluzione di prossimo lancio sul mercato, che abilita una vera e propria cooperazione tra i robot a payload elevato e l'uomo. A Monaco Aura è presentata in due applicazioni automotive, con i robot con payload di 60 e 110 kg, applicati su una Maserati Ghibli, e in una seconda demo applicativa attraverso la quale un sistema completamente collaborativo offre il caffè, o altre bevande calde, ai visitatori della fiera, integrando Amico (il concept di robot umanoide Comau), Racer5 in configurazione Aura e, inoltre, una tavola rotante e un gripper anch’essi collaborativi.

Gli Aura hanno un rivestimento speciale, con aree sensibili che possono percepire simultaneamente la vicinanza e il contatto con una persona, o di qualsiasi altro componente di automazione, e sono dotati di un sistema di percezione di impulsi tattili, in grado di modificare la propria traiettoria a seguito di un contatto per un contatto e offre la manual guidance.

Aura è proposto, inoltre, con un sistema di visione integrato che consente di prevedere i movimenti di una persona nel raggio di azione del robot, e potenziato dall'uso di laser scanner che controllano l’interazione dell’uomo con l’area di lavoro. L'uso combinato di controlli, sistemi percettivi e predittivi permettono al robot di cooperare con l'uomo in qualsiasi processo o settore: non è necessario, ad esempio, gestire le vibrazioni.

A Monaco, Comau invita a pensare “out of the fence” - Ultima modifica: 2016-06-23T13:50:24+02:00 da La Redazione