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Automazione: mercato in calo dell’1,2% nel 2019. E nel 2020 potrebbe scendere dell’8-9%

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A. A.

Il presidente di Anie Automazione Fabrizio Scovenna ha comunicato i dati preliminari di settore relativi all'andamento del mercato dell'automazione in Italia nel 2019 (Osservatorio Automazione 2020).

Dopo la costante evoluzione dell’ultimo quinquennio 2013-2018 (l'incremento medio annuo del fatturato totale di settore è stato del 7% contro il 2% del manifatturiero), il fatturato totale nel 2019 delle imprese fornitrici di tecnologie per l'automazione di Anie Automazione si è attestato sui 5 miliardi di euro (5,076), registrando un calo dell'1,2% rispetto al 2018 (5,138 miliardi).

Buono l'andamento dell'Export (tiene con un +1,9% rispetto al 2018), peggiori invece le performance del Mercato interno (-0,3%), che ha risentito della brusca frenata degli investimenti industriali del 2019.

Considerando le categorie merceologiche, non sono state positive le performance di quelle relative alla meccatronica, in particolare azionamenti, encoder, motori brushless; stabile rispetto al 2018 è il segmento dei plc e I/O e degli Hmi, decisamente molto più positivo l'andamento della categoria Scada.Guardando alla distribuzione del fatturato interno in termini territoriali, Scovenna ha segnalato una tenuta della Lombardia, che detiene il 30% del fatturato delle aziende Anie Automazione, una crescita di Nord Est e Piemonte e una maggiore sofferenza per l'Emilia Romagna. Stazionario l'andamento di business per gli Oem e i System Integrator, in calo invece quello degli end-user.

Per quanto riguarda i mercati verticali, nel corso del 2019 la meccanica e il packaging hanno sofferto, mentre hanno mostrato risultati più soddisfacenti il material handling e la logistica.

Automazione: le previsioni per il 2020

Fabrizio Scovenna

Sulle previsioni future e, quindi, e sull'andamento del settore dell'automazione manifatturiera e di processo nel corso del 2020, il presidente Scovenna è stato, ovviamente, più che cauto.

L'associazione ha raccolto alcuni dati per i primi mesi del 2020, somministrando una rapida indagine ai soci tra la fine di aprile e l'inizio di maggio 2020.

Nel primo trimestre 2020, il 63% degli interpellati ha per ora segnalato risultati negativi (di questi, il 25% ha rilevato un calo del 10% del fatturato rispetto al 2019). Il 4% ha dichiarato un andamento stabile, il 32% un risultato di crescita. Sulle categorie tecnologiche, Scovenna ha segnalato un migliore andamento del comparto Software.

Il sentiment intercettato nel corso del mese di aprile per il secondo trimestre 2020 si è rivelato, come c'era da aspettarsi, poco incoraggiante. Il 63% degli interpellati si aspetta un calo ulteriore del business, il 20% un andamento stabile, il restante positivo.

"Pur sapendo che si tratta di dati prematuri e raccolti durante un periodo delicato come il Lockdown in piena pandemia", ha commentato Scovenna, "questo sentiment ci permette di ipotizzare, o sperare, una chiusura dell'anno 2020 con una flessione di fatturato 2020 vs 2019 che si attesti sull'8-9%. Ci auguriamo tuttavia di essere smentiti e di poter rilevare un'inversione di tendenza, già a partire dal prossimo luglio. Siamo infatti speranzosi di vedere una ripresa a “V” nella seconda parte dell’anno solare, con un cambio di marcia positivo che garantisca un buon recupero".

Sui settori verticali, Scovenna si è espresso così: "Il farmaceutico e l'alimentare nei primi mesi del 2020 hanno mantenuto un buon andamento. In generale, sono in molti ad aver accusato l’impatto del Lockdown e, tra quelli che più hanno sofferto, in termini di logistica, quindi trasferimento macchinari, persone, attrezzature, e anche in termini di liquidità, sono stati gli Oem".

La trasformazione digitale ci potrà aiutare

Guardando al futuro, la trasformazione digitale resta la prima ancora di salvezza per l'intero comparto manifatturiero e, di conseguenza, per il comparto dell'automazione industriale.

Marco Taisch

Commentando questi dati, Marco Taisch, il presidente del Competence Center Made, ha messo in evidenza come "sarà necessario intraprendere, più che mai rapidamente, nuovi percorsi di Digital Transformation, per impostare un 'industrial smart working' che permetta di riorganizzare le fabbriche, rimettendo in moto le attività produttive nella massima sicurezza di lavoratori, con la collaborazione di tutta la filiera".

Fra i trend più promettenti, c'è quello dei servizi remoti, come la manutenzione remota, a partire dall'adozione di tecnologie di AR e VR, e il collaudo remoto dei macchinari, una procedura che, solo un semestre fa, avrebbe trovato contrari fornitori e clienti, ma che sta progressivamente diventando un nuovo, affermato modello di business. Le previsioni di alcune società di consulenza parlano di un aumento del 100% di questi servizi remoti, della manutenzione in particolare, e del fatturato derivante dall'erogazione di questi servizi, nei prossimi quattro anni.

Automazione: mercato in calo dell’1,2% nel 2019. E nel 2020 potrebbe scendere dell’8-9% - Ultima modifica: 2020-06-11T20:15:55+02:00 da La Redazione