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La manutenzione? Integrata è meglio

Brembo ha scelto il software di gestione della manutenzione Carl Source di Carl Software per i suoi siti produttivi di Curno e Mapello. Obiettivi e risultati di un progetto avviato due anni fa

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Virna Bottarelli
Nei suoi cinquant’anni di attività - l’anno di fondazione, per iniziativa delle famiglie Bombassei e Breda, è il 1961 - Brembo si è costruita una fama di leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti e componentistica per auto, moto, macchine e veicoli industriali, per il mercato del primo equipaggiamento, i ricambi e il racing.
La qualità dei prodotti Brembo, riconosciuta da marchi importanti del settore automotive, da Ferrari a Mercedes, nasce da un processo di fabbricazione completamente integrato, grazie al quale è ottimizzato l’intero ciclo produttivo.
In Italia l’azienda, che ha sede a Stezzano, in provincia di Bergamo, ha due stabilimenti: una fonderia di alluminio a Mapello e uno stabilimento per la lavorazione e l’assemblaggio dei pezzi a Curno, entrambe località nelle vicinanze della sede principale.
Per integrare le politiche di manutenzione attive nei due siti della Business Unit Auto, Brembo ha avviato, in partnership con Carl Software, un progetto volto all’adozione di un unico Cmms - Computerized Maintenance Management System - come tool di riferimento comune per entrambi gli stabilimenti.

Dalla fonderia all’assemblaggio in due siti

Nel sito Brembo di Mapello si trovano forni per fusione di alluminio per i quali vige un processo avanzato di manutenzione predittiva, basata su termografia infrarossa dei refrattari, macchine di colata a gravità, oggetto di piani di manutenzione preventiva consolidati, isole robotizzate di taglio, ciascuna con piani di manutenzione dettagliati, e impianti di trattamento termico, la cui manutenzione può essere fatta durante i mesi di agosto e dicembre, periodi dei principali arresti della produzione.
Nello stabilimento di Curno, invece, hanno luogo due processi: la lavorazione industriale dei pezzi provenienti principalmente dalla fonderia di Mapello e l’assemblaggio dei pezzi lavorati con i componenti richiesti, per ottenere le varie linee di prodotto finito.
La lavorazione è eseguita da macchine a uno o due mandrini, dotate ognuna di un proprio piano consolidato di manutenzione preventiva; i pezzi sono poi ossidati e anodizzati in un reparto apposito, per il quale la manutenzione è gestita in outsourcing, e, infine, lavati ad alta pressione (400 bar).
Per quanto concerne l’assemblaggio, le linee sono diverse: oltre a quelle manuali e semi-automatiche, usate per l’assemblaggio di moduli frenanti completi e di alcune linee di prodotti finiti, sono installate linee di assemblaggio automatiche, con robot antropomorfi che svolgono le operazioni di manipolazione.

Perché arrivare a un sistema integrato

In ogni sito il servizio di manutenzione fa capo alla direzione dello stabilimento. A operare nella manutenzione, tuttavia, sono anche aziende esterne, specializzate in attività richiedenti competenze che non è possibile attivare all’interno dell’azienda: dalla falegnameria alla manutenzione di caldaie e sottostazioni elettriche.
Nel complesso, la manutenzione in Brembo risponde ai principi del metodo Kaizen, utilizzato per anticipare le criticità delle macchine, ridurre i piccoli fermi macchina e migliorare il flusso di produzione. Negli ultimi anni, l’azienda ha lavorato per normalizzare i metodi e le procedure di manutenzione introdotte in fonderia e nei siti di lavorazione e assemblaggio con la creazione della funzione di direzione delle operazioni di manutenzione. Parallelamente, si è scelto di adottare un nuovo strumento per migliorare il sistema stesso di gestione della manutenzione.
“Avevamo bisogno di un nuovo sistema che ci consentisse di raggiungere diversi obiettivi, primo fra tutti quello di creare un sistema integrato, con linee guida comuni nelle politiche di manutenzione”, dice Vladimiro Carminati, responsabile manutenzione per la Business Unit Auto. “Altri obiettivi erano la gestione informatizzata dei materiali tecnici, con classificazione dei ricambi, l’interfacciamento del Cmms con il sistema di contabilità per la gestione in automatico del flusso di reintegro delle giacenze sotto scorta, la creazione di un unico magazzino virtuale, con articoli normalizzati e standardizzati nei siti della Business Unit Auto, e la minimizzazione dei costi immobilizzati in scorte, che avrebbe dovuto portare a una riduzione del 10% del valore totale al primo anno”.

La scelta di Carl

Tra il 2008 e il 2009 Brembo ha condotto uno studio comparativo di diversi software Cmms. A guidare la selezione sono stati diversi criteri. Come spiega ancora Carminati: “Oltre agli aspetti manageriali, inerenti i costi della soluzione e le caratteristiche del fornitore, abbiamo valutato una serie di aspetti tecnici, sulla base dell’adeguatezza e della funzionalità del software in esame: la semplicità di uso e gestione, l’affidabilità, la flessibilità, l’interoperabilità, la gestione ordini di lavoro e anagrafiche, la manutenzione correttiva e preventiva, i materiali e i ricambi, i report”.
La valutazione comparativa ha portato Brembo a scegliere la soluzione Carl Source proposta da Carl Software, società francese che dal 1985 sviluppa soluzioni software di gestione della manutenzione. “A farci propendere per Carl Source è stata, prima di tutto, la tecnologia Web di nuova generazione, sviluppata su piattaforme Open Source, che è alla base del software”, evidenzia Carminati. La soluzione ha impressionato Brembo anche per altre sue caratteristiche: la flessibilità e possibilità di personalizzazione, la compatibilità con il parco hardware aziendale, l’aspetto multilingue e multi-site, i costi contenuti di messa in servizio, l’adattabilità e l’espandibilità alle esigenze future della stessa Brembo.

Implementazione e fattori di successo

A seguire l’implementazione di Carl Source è un team composto, in Brembo, da quattro persone (l’amministratore Cmms e due stagisti che affiancano Vladimiro Carminati) e, in Carl Software, da un consulente senior e dal gruppo tecnico dell’azienda francese.
Due sono le fasi in cui è articolato il progetto di sviluppo: un primo step è iniziato nel settembre 2009 e si è concluso nel luglio 2010, una seconda fase è iniziata a settembre 2010 ed è terminata lo scorso giugno.
Dopo l’installazione e la definizione dei profili con personalizzazione evoluta delle maschere e la formazione sull’architettura, la prima fase ha riguardato la definizione della struttura dell’arborescenza, l’esportazione del database dal vecchio Cmms (su AS 400) su Carl Source e il lancio delle richieste d’intervento. Sono seguite la revisione, la definizione e l’implementazione delle istruzioni per la manutenzione preventiva di ogni impianto e l’avvio semi-automatico dei piani di manutenzione preventiva con assegnazione delle relative risorse umane.
La seconda fase ha invece riguardato la gestione informatizzata del materiale tecnico. Diverse le tappe di questo processo: analisi e classificazione dei ricambi e definizione della politica di gestione delle scorte per la BU Auto; definizione del database del materiale tecnico sul nuovo software; implementazione del carico/scarico tramite codici a barre con aggiornamento automatico delle scorte e delle richieste di acquisto che consente un riapprovvigionamento delle scorte minime; realizzazione di un’interfaccia con il software di contabilità Microsoft Axapta e definizione della procedura di gestione delle scorte di ricambi.
Con soddisfazione di entrambe le parti interessate, il progetto si è svolto in modo efficiente, grazie a uno scambio continuo e proficuo di soluzioni e idee nate da esigenze specifiche di Brembo e integrate via via nelle release di Carl.

Dalla manutenzione alla supervisione

Archiviata anche la seconda fase del progetto, Brembo guarda al futuro, proponendosi di trasformare il Cmms nell’elemento catalizzatore del proprio sistema informativo, integrando la supervisione e il controllo dei processi di produzione.
L’obiettivo finale è quello di realizzare un sistema di e-Maintenance, che consenta di controllare il corretto funzionamento dei parchi produttivi da cellulare e avviare a distanza le operazioni di manutenzione necessarie. A questo scopo, sono già state fissate le tappe d’implementazione da seguire, a cominciare dalla messa in rete delle macchine e l’acquisizione centralizzata dei dati di ogni macchina su server mediante rete Ethernet, per sorvegliare lo stato di funzionamento dell’impianto, formulare diagnosi in linea tenendo conto della lettura dei contatori di manutenzione preventiva.
Il sistema si basa su di un server . sul quale girano due web application: Repository (responsabile della memorizzazione puntaule dei backup dei vari software, archiviati e classificati per sito e per macchina) e Documetale (dedicata all’archiviazione delle procedure/schemi/tabelle). Queste due applicazioni sono direttamente fruibili da tutti i tecnici di manutenzione.. Successivamente verranno collegati al Carl tutti i dati provenienti dai vari sistemi Scada, in modo da avere sempre sotto controllo allarmi e stati delle principali attrezzature e aggiornare in tempo reale i vari indicatori e contatori di efficienza energetica.
La manutenzione? Integrata è meglio - Ultima modifica: 2011-07-13T15:44:52+02:00 da La Redazione