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La strada per la sostenibilità

Tra provvedimenti governativi e innovazione tecnologica si gioca il futuro delle smart grid: all’ultimo Idc Utility & Energy Forum il punto della situazione

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Valeria De Domenico

Sullo sviluppo delle politiche e delle tecnologie adottate dalle Utility per ottimizzare la gestione delle risorse energetiche gli esperti puntano ormai con univoca convinzione, per imprimere slancio alla ripresa economica, in un'ottica di efficienza e sostenibilità. Il recente provvedimento dell'Authority per l'Energia (delibera Arg/elt 39/10), a sostegno di alcuni progetti pilota per incentivare lo sviluppo delle reti intelligenti, consentirà di promuovere in modo selezionato, attraverso una specifica remunerazione tariffaria, gli investimenti sulle reti e l'installazione di sistemi di misurazione intelligenti, essenziali per la promozione delle smart grid. La commissione, presieduta da Alessandro Ortis, si propone con questa e con altre iniziative di comporre per il nostro Paese un ampio quadro regolatorio finalizzato a promuovere lo sviluppo infrastrutturale delle reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, a vantaggio dei consumatori e dell'ambiente, in linea con la recente Direttiva 2009/72/CE sul mercato interno dell'energia elettrica. Persino sul fronte degli ambientalisti questi temi suscitano parecchio interesse e l'associazione Green Peace a febbraio ha reso noto un report, nel quale si afferma che “l'introduzione di reti elettriche innovative (smart grid e super grid) permetterà alle fonti rinnovabili di coprire il 90% del fabbisogno energetico europeo e di fornire energia pulita in modo sicuro 24 ore su 24, per 365 giorni l'anno” e si suggerisce di “abbandonare l'attuale sistema elettrico, poco flessibile e pensato per pochi impianti centralizzati, per passare a una rete più dinamica, fortemente interconnessa e intelligente”.

Il forum

Che questo processo non sia semplicissimo da portare a compimento è evidente, ma i vari player dell'industria energetica stanno concentrando in questa direzione tutti i propri sforzi. Il punto della situazione è stato fatto in occasione dello Utility & Energy Forum organizzato anche quest'anno a maggio da Idc. Nel corso della lunga sessione di confronto si è voluta innanzitutto chiarire la distinzione tra smart grid e smart metering, poiché spesso i due concetti si identificano, riducendo la portata del primo. La questione non è banale perché è necessario stimolare le aziende a investire non solo in sistemi di misurazione di consumi. Le componenti tecnologiche coinvolte in una rete intelligente sono varie, nulla va tralasciato e soprattutto l'unico approccio efficace è quello olistico, ovvero tutte le azioni devono essere coordinate, i dispositivi interconnessi, gli attori responsabilizzati. Tutti, fino all'utilizzatore finale. Si guarda dunque con fiducia all'elaborazione e al collaudo di protocolli legati al territorio, come le smart cities. Esperienze convincenti sono state fatte a Stoccolma, Malaga e Amsterdam, dove già da un anno è in corso di svolgimento un progetto, finalizzato a raggiungere la completa sostenibilità dell'area urbana entro il 2015. Tra le iniziative, con la collaborazione di Accenture, in tutta la città olandese è stata implementata una smart grid, diffondendo contatori intelligenti in ogni abitazione ed edificio pubblico e tecnologie affini per raccogliere, monitorare e analizzare l'efficienza energetica urbana, con un occhio di riguardo all'amministrazione comunale. Lungo i canali che attraversano la città sono state installate alcune stazioni di ricarica per rifornire le imbarcazioni elettriche che pian piano soppianteranno i battelli tradizionali, con lo slogan 'Ship-To-Grid-Project'.

La tecnologia

Il forum è stato ovviamente vetrina delle tecnologie più avanzate in fatto di soluzioni per la messa in opera di reti intelligenti. Fabio Massimo Marchetti è intervenuto per illustrare la suite proposta da Speed Automazione, di cui è amministratore delegato. Commentando la giornata Marchetti in seguito ha spiegato che “l'Italia in questo momento è all'avanguardia nel settore del telecontrollo, della telegestione e telelettura grazie al contatore installato da Enel, ma il confronto ha fatto emergere il sempre più diffuso bisogno di monitorare i consumi a valle del contatore fiscale, allo scopo di ottenere una maggiore discretizzazione sui consumi e per capire quali siano le azioni e le policy da attuare per generare efficienze”.
La risposta di Speed Automazione a questa esigenza è Energy 2000, un sistema di monitoraggio continuo dei consumi energetici, che include sia le componenti software per l'acquisizione, storicizzazione e creazione dei Kpi di riferimento sia le componenti hardware (smart meter 'EM2000 multibus'), che permettono la raccolta in campo delle misure e l'attuazione delle policy per il raggiungimento dell'efficienza.

Qual è l'idea portante del sistema?

Abbiamo mirato a realizzare un sistema quanto più plug & play possibile, perché si possa inserire in qualsiasi ambiente, quindi abbiamo integrato in un unico oggetto tutte le interfacce di comunicazione già disponibili sul mercato e prossime a esserlo: Ethernet, Wi-Fi, Usb, Rs 485 Bluetooth, ZigBee, plc (PowerLine Communication)...

Quali tra questi sistemi di connettività crede siano destinati a rivelarsi più performanti nell'ambito delle reti di sensori? ZigBee, ad esempio, sembra promettere bene: quali prospettive pensa possa avere?

A mio avviso, bisogna ragionare per scenari. Noi ne identifichiamo due: quello dello smart manufacturing e quello dello smart home. Per il primo le tecnologie di riferimento sono senza dubbio Ethernet e Wi-Fi, mentre Gprs/Umts sta diventando un'alternativa interessante per i siti delocalizzati, le aree, cioè, in cui il cablaggio si presenta difficoltoso. Diverso è il discorso relativo allo scenario smart home. Abbiamo da un lato una connettività mirata a rendere disponibili le informazioni per l'utente finale, rivolta quindi all'integrazione delle stesse rendendole disponibili su dispositivi come mobile phone e mediaplayer e, dove ancora una volta, il Wi-Fi è la tecnologia più significativa, dall'altro lato abbiamo una connettività mirata alla raccolta, al monitoraggio e alla gestione dei dati dei singoli punti di misura/attuazione dove, invece, le tecnologie più interessanti sono: ZigBee, che permette di creare delle connessioni wireless senza avere bisogno di una infrastruttura specifica, e Plc che consente di comunicare direttamente sul cablaggio di distribuzione di energia elettrica. Il tutto poi sempre integrato con il mondo Internet per la pubblicazione dei dati. In strettissima collaborazione con il Mic di Torino, infine, abbiamo lavorato perché il software del gateway fosse disponibile anche su piattaforma Windows CE e a breve lo sarà su Windows CE 7 che è stato rilasciato poche settimane fa. Questo per creare un ambiente in cui si possono costruire applicazione aperte. Un ulteriore vantaggio della nostra soluzione è infatti che all'interno del nostro oggetto possono essere calate applicazioni di terzi.

La strada per la sostenibilità - Ultima modifica: 2010-06-30T09:53:10+02:00 da La Redazione