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Quando l’automazione serve il sociale

Vipa ha realizzato un sistema di controllo e gestione completo per la sede di un istituto tedesco che offre lavoro a persone con disabilità mentali e fisiche. La soluzione, basata su Cpu Speed7 e moduli Slio, garantisce sicurezza ed efficienza nel rispetto dei budget stabiliti per il progetto.

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Virna Bottarelli
L’associazione Lebenshilfe di Forchheim, in Germania, è un’organizzazione di 'auto-sostegno' formata da persone con handicap psico-fisici, dai loro parenti e da volontari che, a vario titolo, scelgono di impegnarsi al fianco di queste persone svantaggiate. In particolare, l’associazione offre opportunità di lavoro a chi non ha possibilità di inserimento professionale, favorendo l’integrazione sociale, l’apprezzamento e la soddisfazione di questi individui.
Nei dintorni di Forchheim sono stati creati già 280 posti di lavoro in ambienti adatti a persone diversamente abili, in particolare una nuova struttura interamente concepita per garantire la massima libertà e facilità di movimento, oltre che protezione, a chiunque lavori al suo interno.

Un edificio completamente automatizzato

Il progetto doveva essere realizzato con le tecnologie più moderne e sofisticate, nel rispetto del budget messo a disposizione dai finanziatori dell’opera. Oltre a un impianto di riscaldamento a pompa di calore e ventilazione con recupero di calore, architetti e progettisti hanno pensato a un sistema completamente nuovo per la gestione dell’edificio, che offre il pieno controllo di porte, riscaldamento a pavimento, illuminazione e tapparelle. Per motivi di sicurezza, tutti gli elementi possono essere azionati solo dalle persone autorizzate; le porte, ad esempio, sono provviste di serrature elettriche attivabili mediante un lettore Rfid e un ricetrasmettitore, mentre il controllo del riscaldamento, della ventilazione, delle luci e delle tapparelle è ristretto a quattro responsabili, tramite touchpanel da 10 pollici che appaiono normalmente spenti e possono essere attivati con un apposito ricetrasmettitore. In questo modo viene garantito il controllo agevole e completo degli impianti e, al tempo stesso, si impedisce che gli ospiti del centro possano, in assenza di una continua e stretta sorveglianza, 'giocherellare' con le luci o aprire e chiudere porte.
Il software di controllo visualizza sul monitor principale lo stato di tutte le luci, finestre e porte, oltre a impostare diversi 'scenari preconfigurati' dell’edificio in casi di emergenza, come cadute di corrente o situazioni di panico.

Tecnologia avanzata a costi contenuti

Il progetto di Forchheim dimostra come sia possibile, grazie all’utilizzo del plc, realizzare un sistema di domotica evoluto e adatto a persone disabili con un budget limitato e senza trascurare l’aspetto ecologico e ambientale della struttura. Il sistema di gestione dell’edificio è interamente controllato da un solo plc nel quale la Cpu 317-4NE12 di Vipa raccoglie ed elabora il programma di controllo e comunica tramite Profibus con sei postazioni. Nella periferia decentralizzata è stato utilizzato il sistema Slio di Vipa, costituito da un accoppiatore slave Profibus DP e da diversi moduli I/O di ingresso e uscita. Ci sono poi otto touchpanel che fungono da pannelli operatore e display in diversi punti dell’edificio, collegati via Ethernet al plc centrale.
L’architetto responsabile del progetto ha individuato in Vipa il partner ideale per la realizzazione dell’impianto, per diverse ragioni. In primo luogo Vipa poteva fornire tutto l’hardware (plc e display) da un’unica fonte, con garanzie di piena compatibilità. Inoltre, grazie alla tecnologia Speed7, la Cpu prescelta era particolarmente adatta alle esigenze di velocità del sistema di controllo, che riesce a eseguire senza tempi di attesa o ritardi i comandi immessi dall’operatore sul touchpanel. La Cpu di Vipa monta già a bordo tutte le interfacce e i processori di comunicazione necessari, senza richiedere componenti hardware aggiuntivi. In caso di modifiche o estensioni future del sistema, la memoria della Cpu può essere espansa facilmente senza sostituire l’hardware.

Quando l’automazione serve il sociale - Ultima modifica: 2011-07-12T14:13:00+02:00 da Virna Bottarelli