La ripresa del mercato manifatturiero italiano è partita alla grande e Siemens è pronta a sostenere le imprese italiane nella trasformazione digitale, che ora non può più essere rimandata. Sul fronte delle tecnologie, Digital twin e Industrial edge guideranno lo sviluppo futuro del mondo industriale. Su quello delle risorse, il Piano Transizione 4.0, previsto anche come intervento di spesa nel Recovery Plan, il Piano Nazionale Ripresa Resilienza, è lo strumento fondamentale.
Giuliano Busetto
Di questo si è parlato in occasione di una recente conferenza stampa sul ruolo del colosso tedesco quale partner di questo percorso. “E’ una sfida importante quella della trasformazione digitale dell’industria italiana”, ha esordito Giuliano Busetto, Head of Digital Industries di Siemens Italia. “Siamo stati pionieri nella digital transformation e oggi la chiara riposta dei mercati con la robusta ripresa del settore manifatturiero che vede l’Italia in sesta posizione a livello mondiale, ci vede ancor più motivati in questo ruolo”.
Secondo l’indicatore economico PMI (Purchasing Manufacturing Index), l’Italia ha un indice pari a 60. “Quando l’indice supera il 50 si è in una fase di espansione”, ha affermato Busetto, il che evidenzia, una volta tanto, che il nostro Paese sta vivendo una ripresa dinamica ed effervescente, sconfessando le voci che indicavano l’Italia tra i Paesi europei che avrebbero ritardato di più la ripresa.
Tecnologie emergenti e trainati
Sono tante le tecnologie che si ritrovano nelle soluzioni e piattaforme sviluppate per il mondo Industry, alcune ideate per altri scopi hanno trovato applicazione anche in ambito industriale. Si pensi al 5G o all’intelligenza artificiale, ma anche all’additive manufacturing, al cognitive engineering, al cloud e alla blockchian. “Da una ricerca Frost&Sullivan emerge come Digital twin, Edge compting, Realtà aumentata e Intelligenza artificiale avranno un alto impatto nel prossimo futuro del mondo industriale”, ha affermato Busetto, sottolineando come Siemens ha visto con largo anticipo questi trend grazie ai solidi e continui investimenti in R&D per calare queste tecnologie all’interno del proprio business.
Dal Digital twin all’Industrial Edge
Il gemello digitale è ormai un concetto noto. Siemens ci sta lavorando da tempo ed è stata la prima a trasformare un concetto in soluzioni, già applicate nel mondo industriale. “Il gemello digitale è pensato per ogni componente relativo alla produzione di un manufatto, da un Plc a un aeroplano”, ha spiegato Busetto. “Produrre un oggetto richiede un processo produttivo e noi possiamo realizzare la simulazione completa del processo, dalla progettazione alla produzione, valutando in anticipo eventuali errori e intervenendo in anticipo, sia su nuovi impianti sia su impianti esistenti”.
All’interno di un processo produttivo, l’integrazione avviene anche in ottica verticale: i dati devono essere raccolti, gestiti, analizzati e trasformati in azioni, creando valore. Qui si inerisce la cosiddetta convergenza IT/OT abilitata dall’IIoT. “E se fino a poco tempo fa i dati venivano raccolti da controllori di automazione per la pura gestione dell’operatività, oggi questa attività si è evoluta nel concetto dell’Industrial edge, che offre una capacità computazionale vicina al campo per avere immediatamente interazioni con il processo a livello di shopfloor”, ha spiegato spiega Busetto. “L’Industrial edge, che può essere applicato a macchine utensili, macchine automatiche e a interi processi produttivi, sarà una delle tecnologie di maggior sviluppo in futuro perché consentirà il dialogo in una dimensione verticale con software di tipo Erp già presenti in azienda e con le piattaforme Cloud, quali Mindsphire, la nostra piattaforma cloud IoT aperta”.
Come aiutare le imprese nelle loro trasformazione digitale
“Nella Legge di bilancio 2021 è inserito il piano Transizione 4.0 al quale abbiamo contribuito con la nostra esperienza affinché fosse il più possibile vicino alle necessità delle imprese, in particolare le più piccole, che costituiscono il tessuto industriale italiano”, ha spiegato Busetto. “Si tratta di un importante investimento, in parte coperto dal Recovery Fund, previsto per due anni, le cui principali misure prevedono un’estensione delle aliquote e dei tetti per l’investimento con una diversa premiabilità per creare una spinta, affinché le imprese investano sulla digitalizzazione, uno dei pilastri del piano di ripresa europeo Next Generation EU”. Nel Piano Transizione 4.0, gli incentivi sono stati estesi anche a ricerca e sviluppo, all’innovazione in ottica green e ai progetti completi di Industria 4.0 perché la trasformazione digitale riguarda tutta l’azienda e non singole macchine.
“Ci aspettiamo grande adesione da parte delle imprese; sarà coinvolta tutta la filiera e si svilupperà anche l’export, grazie alla maggior competitività delle imprese dovuta all’introduzione di tecnologie digitali”, ha concluso Busetto, introducendo alcune aziende clienti e partner che hanno raccontato la propria esperienza di digital transformation.
