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Acciaio: senza digitalizzazione non c’è sostenibilità

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La decarbonizzazione dell’industria siderurgica avverrà in due fasi: "La fase uno sarà la sostituzione graduale degli altiforni con la tecnologia DRI a idrogeno, che vediamo oggi svilupparsi in progetti pilota. La seconda sarà il passaggio completo ai forni elettrici ad arco: con l'elettricità da fonti rinnovabili, la produzione di acciaio potrà diventare completamente neutra dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica".

Lo ha detto Yvonne Ruf, partner di Roland Berger, in apertura del webinar di siderwebDigitalizzazione motore per la crescita sostenibile”, aggiungendo anche che una forte spinta alla sostenibilità sta arrivando dalla crescita del prezzo delle quote di emissione di CO2 (l’EU ETS, oggi oltre i 50 euro/t), dall’atteggiamento dei consumatori, orientati verso aziende e prodotti a minore impatto ambientale e dalla pressione normativa che mira alla carbon neutrality.

La sostenibilità come leva dell'innovazione

In questo percorso, il potenziamento del contenuto tecnologico dei processi è inevitabile. "La sostenibilità – ha detto Laura Tolettini, Digital Integration Manager del Gruppo Feralpi - è una spinta importante, che sta dando vita a molte innovazioni in siderurgia, protagonista di una crescita innovativa incrementale e disruptive. Certo l’integrazione tra le nuove tecnologie con quelle preesistenti non è facile, né dal punto di vista tecnico né da quello organizzativo.

Centrali in questo processo sono anche le persone, con competenze trasversali e aperte a collaborazioni e partnership esterne al gruppo, estese anche ai player delle catene di valore in cui si opera. In questo senso, la digitalizzazione di pratiche operative e documentali su Cloud, ad esempio, è un progetto in corso che incentiva e supporta sistemi di lavoro collaborativi e interscambio di dati in tempo reale tra le varie aziende del Gruppo, con sguardo sia alla dimensione sia sociale sia ambientale di una crescita sostenibile. C'è poi il tema delle risorse finanziarie che sono fondamentali, anche declinate in chiave ESG. Il Gruppo Feralpi è stata la prima realtà siderurgica a ottenere, nel 2019, un “positive loan” legato a obiettivi di crescita sostenibile".

Acciaio 4.0

Si è concentrata sugli obiettivi di sostenibilità già centrati Carolina de Miranda, Sustainability Manager di Ori Martin. "Vista la nostra posizione, siamo adiacenti a un’area residenziale di Brescia, da sempre siamo proattivi. Nel 2019 abbiamo stipulato un PPA (power purchase agreement) e almeno il 10% del nostro fabbisogno energetico è coperto dall’energia generata da un impianto fotovoltaico in Sardegna.

Abbiamo abbassato le emissioni di polveri sottili e il consumo di acqua; dal 2018 l’acciaieria di Brescia è collegata a un ossigenodotto di Air Liquide con una tubazione sotterranea di 5 km e così abbiamo ridotto emissioni di CO2 e passaggi dei mezzi pesanti. Inoltre, grazie all’I-Recovery, siamo collegati al teleriscaldamento della città di Brescia, cui forniamo calore. L’innovazione è parte della nostra visione strategica, tanto che siamo stati inseriti dal Cluster Fabbrica Intelligente tra i lighthouse plant del progetto Acciaio 4.0".

Un piano industriale in ottica green

Sono invece quattro le attività principali su cui si è concentrato l’ultimo piano industriale di Cnh Industrial per raggiungere target di riferimento con progetti specifici. Le ha illustrate Annalisa Citterio, Head of Sustainability: "La riduzione della nostra carbon footprint, per abbassare le emissioni di COdei nostri 67 stabilimenti nel mondo; la sicurezza; l’economia circolare, intesa come life cicle thinking, il pensare già in fase di progettazione al fine vita dei nostri prodotti. Perché la sostenibilità va oltre i confini aziendali, permea tutta la catena del valore.

Non siamo sostenibili se anche i nostri fornitori non lo sono; abbiamo in campo diverse attività che li coinvolgono. Ad esempio, monitoriamo le emissioni di COdella nostra fornitura prodotta da 150 aziende chiave per noi. Il passaggio successivo in futuro sarà chiederne la diminuzione, quando avremo standardizzato il processo".

Misurare la sostenibilità

Chi sta aiutando le aziende a misurare la propria sostenibilità, in termini di ESG (Environment, Social, Governance), è il Cribis. “Crif ESG” è la piattaforma online che permette alle imprese di richiedere gratuitamente un attestato, divulgabile a terzi, che misura e dimostra i propri impegni sui criteri ESG.

"Tra non molto, non solo le risorse messe a disposizione dai grandi fondi di investimento, ma anche l’accesso alla finanza ordinaria sarà condizionato agli standard di sostenibilità ESG delle aziende. Le imprese, quindi, sono chiamate a dover mostrare quanto la loro attenzione alla sostenibilità sia tangibile e misurabile", ha detto Niccolò Zuffetti, Head of Marketing di Cribis.

Acciaio: senza digitalizzazione non c’è sostenibilità - Ultima modifica: 2021-07-22T11:40:41+02:00 da Nicoletta Buora