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La chimica europea e le sfide mondiali

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Massimiliano Cassinelli

A fronte di mercati internazionali ancora incerti, nel 2016 la chimica internazionale ha registrato una crescita, seppur limitata al 2%. Un valore leggermente inferiore rispetto al +2,6% dell'anno precedente e con un'aspettativa pari al +2,8% nel corso del 2017.
I timori di inizio anno relativamente a un hard landing cinese si sono invece ridimensionati e così anche la chimica, un settore fortemente pro-ciclico, non ha mostrato drammatici cali nei tassi crescita (+6,5%), che rimangono soddisfacenti anche se inferiori a quelli a doppia cifra degli anni pre-crisi.
Anche nel 2017, la crescita della produzione chimica cinese dovrebbe attestarsi poco sopra al 6%, un tasso che dovrebbe essere sufficiente a scongiurare l’ulteriore aggravamento dei problemi di sovracapacità. Tuttavia, secondo gli esperti di Federchimica, i progetti in corso in Asia e soprattutto in Cina, che sempre più guida la classifica degli investimenti petrolchimici a livello mondiale, comportano in prospettiva il rischio di una significativa sovracapacità in alcune value chain. In particolare, la Cina sta diventando sempre più autosufficiente in alcuni prodotti e questo pone il rischio di deviazioni dei flussi di commercio dagli Stati Uniti e dal Medio Oriente verso l’Europa. Questi problemi rendono estremamente rischiosa la politica “soft” della Commissione Europea per gli strumenti di difesa commerciale, come i dazi antidumping.
Da qui la considerazione che, benché la chimica europea abbia chiuso il 2016 con una stabilizzazione dei livelli produttivi, i singoli settori presentano andamenti diversificati. Inoltre, secondo il Cefic (European Chemical Industry Council), nel 2017 è attesa solo una moderata crescita dei volumi di produzione chimica (+0,5%). La domanda da parte dei settori clienti non mostrerà forti accelerazioni, ma sarà più bilanciata rispetto al 2016 e si accompagnerà anche a un contesto di domanda mondiale in moderato miglioramento e a un cambio dell’euro più favorevole, ma l’incertezza condizionerà le politiche di acquisto degli utilizzatori.

La chimica europea e le sfide mondiali - Ultima modifica: 2017-01-11T07:00:11+01:00 da Massimiliano Cassinelli