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Le industrie italiane puntano all’Iran

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Massimiliano Cassinelli

Lo scorso gennaio, a seguito dell'annullamento delle sanzioni, l'agenzia iraniana Fars News, riferendo le dichiarazioni del portavoce dell'ente governativo per le politiche sul settore automobilistico, ha scritto che ''le aziende giapponesi e italiane sono quelle che potrebbero avere un ruolo più importante nel mercato futuro''. Un segnale incoraggiante per l'intero automotive nazionale, in quanto l'Iran, con 80 milioni di persone e al termine di un lungo embargo, necessita di rinnovare il parco circolante e soddisfare la domanda che gli esperti ritengono sarà molto forte, in considerazione del fatto che la densità automobilistica è attualmente sei volte meno della media europea.

In particolare, il ministro iraniano dell'industria Mohsen Salehi-Niya ha ribadito che non ci sono preclusioni affinché si sviluppino programmi di "mutua cooperazione, per la creazione e la espansione di unità industriali, per investimenti e la creazione e lo sviluppo di piattaforme attraverso la promozione delle industrie locali e l'utilizzazione delle capacità dei produttori iraniani di componentistica''.

Sulla scorta di questi segnali di apertura si è svolto a Teheran il business forum Italia-Iran, con la partecipazione di circa 60 imprese, oltre ad associazioni di categoria dell’industria e del credito. “L’Italia”, ha ricordato sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, “è stata fino a pochi anni fa il  primo partner commerciale dell’Iran, con un interscambio che nel 2011 superava i 7 miliardi. Uno studio commissionato dal Ministero dello Sviluppo Economico ci dice che nel 2020 sarà possibile un recupero della quota italiana al livello medio precedente alle sanzioni, con un incremento di 1,5 miliardi di euro. In particolare il potenziale è di 900 milioni di euro per la tecnologia (meccanica, elettrotecnica, automotive), 400 milioni di euro per i beni di consumo del Made in Italy e di più di 200  milioni di euro per le infrastrutture”.

Per tale ragione l’Unione Regionale delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna e il sistema camerale regionale, con il co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna e d’intesa con Unioncamere Lombardia, promuovono il progetto “I macchinari in Iran: un percorso di opportunità dopo l’implementation day”, per favorire, attraverso un percorso di accompagnamento rivolto alle pmi regionali, l’esplorazione e l’approfondimento delle opportunità esistenti in Iran.

Il percorso di accompagnamento sul mercato iraniano per aziende del settore macchinari prevede formazione sul Paese, la partecipazione a un viaggio d'affari in Iran e follow up sui contatti incontrati in loco.

Le industrie italiane puntano all’Iran - Ultima modifica: 2016-04-20T10:38:47+02:00 da Massimiliano Cassinelli