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Verso la fusione delle Public Utility

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Massimiliano Cassinelli

Il Forum Ambrosetti di Cernobbio, tradizionale appuntamento di settembre in cui si confrontano politici e imprenditori, ha visto concretizzarsi la proposta di creare in Italia il modello della grande Utility, come la Rwe tedesca, previa fusione di tante realtà più piccole locali che faccia perno sui grossi player nel settore dei pubblici servizi, A2A, Hera e Iren. A lanciare l'iniziativa è stato Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci.

Lo stesso Fassino ha però precisato "che questa strategia necessita di un quadro normativo e finanziario che deve trovare nella prossima legge di stabilità delle misure idonee. Se vogliamo passare dalla polverizzazione delle aziende dei servizi a grandi player di scala, forti, lo si può fare sia se le imprese si mettono su questa strada, e lo stanno facendo, sia se c'è un quadro normativo e finanziario che accompagni questi processi".

Una proposta fatta propria anche dal premier, Matteo Renzi, secondo il quale occorre realizzare, in Italia, da due a cinque gruppi di Utility, che siano in grado di competere a livello internazionale. In questo modo, sempre secondo Renzi, l'Italia potrebbe avere una posizione da leader in alcuni Paesi emergenti: "Se noi riusciamo con l'operazione di spending review a semplificare le partecipate sul territorio, creando due, tre, quattro, cinque gruppi importanti di Utility, potremmo essere in grado di essere leader in Africa e nel sudest asiatico, Paesi che si aprono a noi".

L'iniziativa si inserisce anche nel solco del Piano Cottarelli, che prevede di ridurre il numero delle 8mila partecipate pubbliche italiane, portandole a mille in tre anni. Per questo sono previsti una serie di incentivi, che verranno presentati entro fine anno, in base ai quali i comuni che cederanno le loro quote nelle partecipate potranno utilizzare i proventi al di fuori del patto di stabilità.

Del resto, come ha sottolineato la Corte dei Conti, nelle Società partecipate, le perdite superano gli utili.

Verso la fusione delle Public Utility - Ultima modifica: 2015-09-09T09:45:08+02:00 da Massimiliano Cassinelli