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Il mondo del food & beverage visto dai progettisti

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Stefano Casazza, Eplan

I clienti del settore food & beverage chiedono macchine sempre più veloci, flessibili, sicure, ad alte prestazioni. Vogliono sistemi compatti e flessibili, facili da installare e facili da manutenere, con tempi di conversione e cambio formato veloci per abbattere i tempi di inattività; chiedono minori consumi energetici, una lunga durata, costi di manutenzione e di gestione ridotti, rapidi tempi di intervento. Per soddisfare queste necessità è necessario partire dall’inizio dei processo: cioè rivedere la modalità di ingegnerizzazione delle macchine e degli impianti. Pensare a una macchina o a un impianto prima da un punto di vista meccanico, poi da punto di vista dell’automazione non è più possibile. E’ necessario, che già nelle prime fasi di studio, i team di sviluppo prodotto-progettisti meccanici, progettisti elettrici, softwaristi e impiantisti, si siedano attorno allo stesso tavolo per discutere della soluzione ingegneristica a tutto tondo.

La modalità operativa “tradizionale” che vedeva in primis i progettisti meccanici definire le specifiche della macchina e dell’impianto e obbligava i progettisti elettrici ed impiantisti ad “adattarsi” alla scelte prese è diventato anacronistico e costoso. Non ci sono più gli spazi e i margini per progettare un impianto da un punto di vista meccanico, costruirgli attorno l’automazione per accorgersi in fase di assemblaggio e costruzione di errori che possono compromettere il funzionamento ottimale dell’impianto stesso. Oppure costruire un impianto e impiegare 3 mesi solo per bilanciare e ottimizzare le linee.

E’ necessario implementare processi di ingegnerizzazione che procedono in maniera parallela e non più sequenziale. Per poter sopravvivere sul mercato ed essere competitive le aziende del food & beverage devono ottimizzare la cooperazione di tutti i dipartimenti ingegneristici. Tutte le discipline dell’ingegneria (impiantistica, elettrica, pneumatica e meccanica, dei sistemi di cablaggio) devono condividere le stesse informazioni e partecipare congiuntamente allo sviluppo della macchina e dell’impianto. I produttori di macchine stanno cercando di limitare il più possibile la progettazione della macchina speciale a favore di macchine standard, ma ricche di varianti ed opzioni. Questa necessità che nasce per motivi commerciali, ha un importante impatto anche nell’ufficio tecnico. Infatti, per supportare questa strategia è necessario che la modalità di ingegnerizzazione sia strutturata di conseguenza. Le macchine e gli impianti sono “scomposti” in tanti moduli. Ogni modulo è una parte della machina o dell’impianto con le sue varianti e le sue opzioni: il caricatore, il forno, la riempitrice, il rullo di trasporto, l’etichettatrice etc. Per essere completo ogni modulo deve avere il modello meccanico (3D parametrico) e deve essere poi corredato della parte elettrica, della parte fluidica ed impiantistica.

E’ proprio in questo contesto che Eplan, attiva da 30 anni nel mondo del software per automazione, fornisce soluzioni innovative e pratiche per l'ottimizzazione del flusso di lavoro nel settore delle macchine e degli impianti del food & beverage. La piattaforma tecnologica proposta da Eplan, rappresenta attualmente lo standard di riferimento per l’ingegneria di automazione. Grazie alla sua tecnologia basata su database viene eliminata ogni tipo di ridondanza tra le varie discipline. Tutti i sistemi sono alimentati da un unico database e l’utente può contare su tutte le funzionalità di base per la progettazione elettrica, l’ingegneria fluidica, l’ingegneria di controllo e la costruzione di armadi elettrici: e dei sistemi di cablaggio a bordo macchina.

La piattaforma Eplan non è un semplice cad ma è un ambiente di progettazione integrato, completo e scalabile. Il database centralizzato ed univoco permette di avere una base uniforme per tutte le informazioni e consente l'integrazione nell'infrastruttura IT esistente, con interfacce verso i sistemi Erp e Pdm. Il valore aggiunto della soluzioni Eplan non si ferma solo al software. Va oltre. C’è l’aspetto metodologico, cioè come applicare le potenzialità di Eplan alla singola azienda che ha i propri processi, le proprie codifiche ed il proprio flusso di lavoro. Qui i nostri tecnici con la loro esperienza nel settore del food & beverage fanno davvero la differenza.

Il mondo del food & beverage visto dai progettisti - Ultima modifica: 2016-02-11T12:30:07+01:00 da La Redazione