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È tempo di Human Manufacturing Interface

L'Hmi cambia faccia: non si tratta più di una semplice ‘Human Machine Interface’, ma di una piattaforma ‘Human Manufacturing Interface’ capace di gestire prestazioni di impianto, normative e qualità

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Alice Alinari

John Blanchard, analista del settore food & beverage, e Craig Resnick, Research Director, in Arc Advisory Group, spiegano come attualmente la tecnologia Hmi (Human Machine Interface) si stia evolvendo da semplice interfaccia operatore verso una piattaforma in grado di migliorare performance d'impianto, conformità alle normative e qualità del prodotto.
“La tecnologia Hmi si è molto diffusa nei processi produttivi in ambito food & beverage”, sostiene Blanchard. “Di fatto, essa rappresenta il mezzo attraverso il quale è possibile presentare e condividere i dati relativi sia alle attività di produzione sia a quelle gestionali nel contesto corretto, al momento giusto e con gli interlocutori adeguati. Grazie a questa tecnologia, in azienda ogni dipendente può prendere decisioni tempestive volte a migliorare la performance dell'impianto, rispettare le normative e
garantire una qualità consistente del prodotto”. A differenza del passato, gli operatori non hanno più solo il compito di controllare i dati d'impianto attraverso l'interfaccia Hmi. Nel tempo, le loro funzioni sono aumentate notevolmente, tanto che oggi gli ordini dei clienti e le informazioni sulle performance aziendali sono inviate direttamente agli operatori d'impianto.
L'eccellenza operativa prevede un percorso di continuo miglioramento attraverso la visualizzazione delle informazioni fondamentali e la gestione degli allarmi. La tecnologia Hmi va ben oltre le semplici funzioni di interfaccia operatore, in quanto fornisce informazioni a supporto delle decisioni aziendali. “I sistemi di interfaccia operatore svolgono un ruolo importante nel raggiungimento dell'eccellenza operativa, fornendo informazioni in tempo reale più complete e accurate relative alle performance, rilevate dai dashbord dei Kpi
(Key Performance Indicator) ubicati sia all'interno dell'impianto sia in ambienti esterni”, afferma Resnick.
Attraverso la tecnologia Hmi, quindi, lo staff di produzione è maggiormente coinvolto nel miglioramento delle prestazioni dell'impianto. Inoltre, favorisce un maggiore utilizzo del wireless e di notifiche automatiche via e-mail, di grande utilità per gli operatori che spesso seguono più di una linea e non rimangono fermi su una singola postazione. Ciò offre anche il vantaggio di un cablaggio ridotto per le comunicazioni inter-macchina come, ad esempio, sulle linee di confezionamento.

Convergenza tra It
e produzione

La convergenza dell'infrastruttura informatica aziendale con l'impianto produttivo ha consentito di utilizzare la tecnologia Hmi non solo per il semplice monitoraggio della macchina o del processo, ma anche per ottenere una visione a 360° dell'intera azienda. Ciò richiede uno scambio bidirezionale delle informazioni e contribuisce ad eliminare l'inserimento manuale dei dati, spesso soggetto ad errori, e a ridurre la necessità di trascrizioni. La disponibilità delle informazioni e l'aumento delle funzionalità delle interfacce Hmi hanno quindi coinvolto nuovi ambiti aziendali, ad esempio la sicurezza, le attività di change management, la formazione e altri servizi tecnici interni.
“I principali produttori del settore alimentare stanno modificando il processo decisionale all'interno delle proprie organizzazioni”, spiega Blanchard. “Ad esempio, gli operatori spesso sono chiamati a svolgere autonomamente attività di manutenzione. In ogni caso, accrescere il potere decisionale degli operatori non è sufficiente.
Questi devono avere a disposizione strumenti adeguati di supporto decisionale, che forniscano loro le informazioni corrette sulle operazioni legate alle macchine e ai processi, affinché essi siano a proprio agio nella gestione dei problemi quali la diminuzione dei Kpi, le interruzioni delle linee di confezionamento, i fermi macchina o altri eventi problematici”.

Evoluzione costante

Il concetto tradizionale di Human Machine Interface sta evolvendo verso una tecnologia 'Human Manufacturing Interface', dove il cambiamento risiede soprattutto nell'ottica di una maggiore focalizzazione sulle operazioni d'impianto nel loro complesso. “Grazie alla costante evoluzione della tecnologia, sarà possibile ottenere maggiori informazioni che potranno essere visualizzate in modo efficace e in un formato adeguato all'ambiente produttivo a costi inferiori”, continua Resnick. “Contemporaneamente, i sistemi di supervisione continueranno a garantire che l'informazione corretta giunga alla persona giusta al momento giusto”. Dovendo far fronte alla gestione dei costi, alla riduzione delle risorse e alle competenze limitate, la tecnologia Hmi rappresenta un asset fondamentale.“In futuro, la domanda di sistemi di visualizzazione Hmi sarà sostenuta da quelle aziende che hanno bisogno di ottenere e aggregare tutte le informazioni disponibili sui processi produttivi in tempo reale, al fine di aumentare la visibilità e le risorse d'intelligence all'interno dell'impresa”, conclude Resnick.
“Pertanto, la tecnologia che utilizza piattaforme flessibili, multifunzionali e interoperabili e che fornisce interfacce thin-client integrabili con altre piattaforme, svolgerà un ruolo fondamentale nel fornire informazioni critiche per la misurazione dei Kpi e delle metriche d'impianto. Le aziende che sapranno utilizzare al meglio la tecnologia Hmi, potranno ottenere un vantaggio competitivo a livello globale”.

È tempo di Human Manufacturing Interface - Ultima modifica: 2010-01-12T12:19:36+01:00 da La Redazione