HomeScenariLe banche supportano l'industria, ma crescono le sofferenze

Le banche supportano l’industria, ma crescono le sofferenze

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

Massimiliano Cassinelli

Il bollettino mensile dell'Abi ha confermato una ripresa dei prestiti da parte degli istituti bancari ma, al contempo, un aumento delle sofferenze lorde.

Dal documento emerge che la raccolta bancaria è risultata pari a 1.673,3 miliardi, in calo del 2,05% su base annua, mentre il totale dei prestiti, che ha raggiunto i 1.825,264 miliardi, è in crescita dello 0,6%.

Entrambi i valori sono quindi superiori a quelli registrati nel 2007, ovvero prima della crisi.

In particolare, i nuovi finanziamenti alle imprese hanno segnato, nei primi sette mesi dell'anno, un incremento di circa il 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre per le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili si è registrato un incremento annuo dell'82,2%.

A fronte di una maggiore disponibilità degli istituti bancari a erogare nuovi finanziamenti, sono in netta crescita le sofferenze lorde, che a luglio hanno raggiunto i 197,1 miliardi, ovvero 1,3 in più rispetto al mese precedente e addirittura superiore di 24,7 miliardi (+14,5%) se il confronto viene effettuato con i valori dell'anno precedente. Questo significa, in pratica, che in rapporto agli impieghi, a luglio le sofferenze risultano pari al 10,3%, il valore più elevato dell'ultimo ventennio. Nello specifico hanno difficoltà nel rispettare gli impegni il 17,1% dei piccoli operatori economici e il 17,4% delle imprese.
Per quanto riguarda le sofferenze al netto delle svalutazioni, a luglio sono risultate pari a circa 84,8 miliardi di euro. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente tali sofferenze sono aumentate di circa 6,6 miliardi (+8,4% l'incremento annuo, in leggera decelerazione rispetto al +8,7% di un anno prima). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato al 4,68% (4,62% a giugno 2015 e 4,30% a luglio 2014).

Infine ad agosto, il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,36%, minimo storico (3,39% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). Mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato al 2,06% (il valore più basso da maggio 2010) e addirittura dimezzato rispetto al 5,48% di fine 2007.

A testimonianza della ripresa in atto, la variazione su base annuale dello stock dei prestiti alla branca delle attività manifatturiere è risultata positiva in aggregato (+0,67%) e, ancora più importante, è risultata positiva in ben otto degli undici sotto-segmenti per cui si dispone dei dati:

fabbricazione di autoveicoli e altri mezzi di trasporto +4,57%

altre attività manifatturiere +4,24%

fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche +2,45%

industrie alimentari +1,93%

fabbricazione e raffinazione del petrolio, prodotti chimici e farmaceutico +1,04%

industrie tessili +0,49%

fabbricazione prodotti elettronici +0,39%

metallurgia +0,31%

industria del legno e dell’arredo -2,23%

articoli di carta e prodotti della stampa -1,93%

fabbricazione di macchinari -0,57%

Le banche supportano l’industria, ma crescono le sofferenze - Ultima modifica: 2015-09-16T11:02:55+02:00 da Massimiliano Cassinelli