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Le Pmi italiane portano il manifatturiero al secondo posto in Europa

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Massimiliano Cassinelli

Secondo le stime Eurostat, riprese da CNA, nel 2016 l’Italia si è confermata la seconda economia industriale europea, con una produzione venduta di 647 miliardi di euro contro i 1.090 miliardi di euro della Germania
Dal punto di vista economico, quindi, l’Italia raggiunge il 13% dell’intera produzione realizzata in Europa, superando decisamente la Francia, ferma al 10% per un valore economico di poco inferiore a 500 miliardi di euro. La classifica continua con il Regno Unito (con una produzione venduta pari al 7%), la Spagna (6%) e la Polonia (4%).
In particolare, il Centro Studi di Cna evidenzia come il secondo posto in Europa, in termini di prodotti industriali venduti, sia in larga parte frutto di una miriade di imprese piccole o piccolissime.
Delle quasi 390mila imprese che operano nei comparti manifatturieri dell’Italia, infatti, il 97,6% sono micro (82,7% del totale) o piccole (14,9% del totale) e sono organizzate come imprese artigiane nel 65,5% dei casi.
La presenza delle micro imprese è preponderante in tutti gli ambiti produttivi e supera gli ottanta punti percentuali, sia in settori tradizionali a più spiccata vocazione artigiana (alimentari, tessile e abbigliamento, produzione di legno e di mobili) sia in settori caratterizzati da processi produttivi più complessi (metallurgia, minerali non metalliferi, prodotti in metallo). Essa risulta invece meno marcata in settori che, per la natura del processo produttivo, necessitano di investimenti più rilevanti (farmaceutica e mezzi di trasporto).
Lo studio evidenzia come, tra le grandi economie europee, l’Italia presenti la struttura produttiva più ampia (quasi 390 mila imprese contro le 213mila della Francia e le 205mila della Germania) e più pulviscolare con un numero di micro imprese (321.887 unità) che, da solo, supera la somma di Germania e Francia.
In termini assoluti, il numero di imprese italiane supera quello di Francia e Germania anche nei segmenti dimensionali 10-19 addetti e 20-49 addetti.
Nel segmento 50-249 addetti, il numero delle imprese italiane (8.338 unità) si trova invece in una posizione intermedia tra quelli di Francia (5.486 unità) e Germania (16.486).
Solo nel segmento delle grandi imprese (più di 250 addetti), l’Italia presenta un numero di imprese più basso rispetto agli altri due Paesi considerati. Le grandi imprese italiane, infatti, sono 1.212, pari ad appena lo 0,3% del totale. In Germania, invece, le imprese grandi sono 4.336 pari al 2,1% del totale mentre in Francia esse sono 1.354, un dato quasi identico a quello italiano.

Le Pmi italiane portano il manifatturiero al secondo posto in Europa - Ultima modifica: 2017-11-01T09:29:22+01:00 da Massimiliano Cassinelli