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L’elettronica organica entra nelle etichette industriali

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Massimiliano Cassinelli

La tracciabilità dei prodotti, soprattutto alimentari, rappresenta una delle principali sfide per le industrie del Food & Beverage. Per questa ragione sono interessanti i dati di uno studio preliminare, sul quale sta lavorando Enea, per la realizzazione di etichette “intelligenti”, in grado di monitorare lo stato di conservazione dei cibi, soprattutto per quanto riguarda temperatura e umidità. Simili risultati sono possibili sfruttando l'elettronica organica, una delle piattaforme più avanzate di sperimentazione di nuovi materiali, sviluppata presso il Centro Enea di Portici.

Le ricerche vengono attualmente condotte all'interno del laboratorio Tripode (Tecnologie e RIcerca per la applicazione dei POlimeri nei Dispositivi Elettronici), dove i ricercatori sperimentano materiali, a base di carbonio, per realizzare dispositivi e sistemi iper leggeri, flessibili e sottilissimi, a basso costo e a basso impatto ambientale.

L’elettronica organica appare in forte crescita, al punto che, a livello mondiale, nel 2016 si è registrato un mercato di oltre 26 miliardi.

Carla Minarini, responsabile del laboratorio, ha spiegato che questa tecnologia potrebbe essere applicata alla realizzazione di etichette RfId: “Dotate di sensori chimici, di temperatura e di umidità possono essere utilizzate nei supermercati del futuro, ma anche per il monitoraggio di ambienti contaminati, lavorazioni industriali e in agricoltura”.

Le etichette sensibili RfId, infatti, nascono nell’ambito del progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale chiamato Smartags (Smart application for organic Tags).

“L’elettronica organica”, ha spiegato Minarini, “è una tecnologia ancora giovane, ma con molti punti di forza, come la possibilità di realizzare dispositivi ad elevato grado di flessibilità ed elasticità. Ad esempio con gli Oled, gli Organic Led, possiamo realizzare lampade piatte, curve e flessibili con ottime rese di colore. Il nostro obiettivo è fare ricerca utile per l’innovazione delle imprese ed è per questo che lavoriamo in stretto contatto con partner industriali”.

L’elettronica organica entra nelle etichette industriali - Ultima modifica: 2017-02-08T10:34:30+01:00 da Massimiliano Cassinelli