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Mose, alla posa dei cassoni ci pensa Movicon 11

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La redazione

Eureka System, system integrator e solution provider Movicon, si è occupato della progettazione e dello sviluppo del sistema di controllo per la posa dei cassoni delle bocche di Lido San Nicolò e Malamocco nell'ambito del progetto 'Mose' a Venezia. Opera di ingegneria civile, ambientale e idraulica, tuttora in fase di realizzazione, il Mose è finalizzato alla difesa di Venezia e della sua laguna dalle acque alte, attraverso la costruzione di schiere di paratoie mobili a scomparsa poste alle cosiddette bocche di porto (i varchi che collegano la laguna con il mare aperto) di Lido, di Malamocco e di Chioggia, in grado di isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal mare Adriatico durante gli eventi di alta marea. Il progetto Mose consiste in barriere e una schiera di paratoie mobili tra loro indipendenti in grado di separare temporaneamente la laguna dal mare. Le opere mobili sono costituite da schiere di paratoie installate sul fondale. Si definiscono 'mobili' poiché in condizioni normali di marea sono piene d’acqua e restano adagiate nei cassoni di alloggiamento realizzati sul fondale, ciascuna paratoia è poi vincolata alla sua struttura attraverso due cerniere. Sfruttando la spinta di galleggiamento, le paratoie delle barriere, pur oscillando liberamente e indipendentemente per effetto del moto ondoso, sono in grado di mantenere il dislivello di marea tra laguna e mare.

Nello specifico, Eureka System doveva assolvere le seguenti funzioni, richieste dalla committenza: posizionamento dinamico dei cassoni di soglia tramite verricelli, calo dei cassoni di soglia nel fondale marino tramite argani con controllo di stabilità, accostamento ermetico dei cassoni di soglia posati a quelli esistenti, con controllo di tenuta e affondamento in assetto controllato dei due cassoni posti rispettivamente all’inizio e alla fine dello sbarramento, detti cassoni di spalla. I cassoni sono casse vuote o zavorrate parzialmente in grado di galleggiare e quindi di essere spostate a traino dai rimorchiatori. Nella fase di affondamento per zavorramento detta 'Ballasting', i cassoni subiscono operazioni differenti a seconda che si tratti di spalla (permettono l’interfaccia tra i cassoni di soglia e l’aggancio con la terraferma) o soglia. Per quest'ultimo tipo, le operazioni sono più semplici, il cassone viene rimorchiato e posizionato nella zona di affondamento solo da rimorchiatori e iniziano le operazioni di Ballasting e qui entra in gioco il sistema automatico di supervisione Movicon 11 di Progea che ha lo scopo di riempire i vari Cluster, e controllare che l'assetto del cassone rimanga sempre in posizione orizzontale, ovvero 'in bolla'. Il Pontone 2 dedicato al Ballasting dei cassoni di soglia è allestito con una batteria silos per l'iniezione del cemento di zavorramento nei Cluster. Il sistema di supervisione gestisce anche il controllo di assetto del Pontone stesso con un principio analogo a quello di Ballasting. Il Pontone è infatti dotato di casse di zavorramento che vengono svuotate o riempite a seconda della variazione di assetto a bordo. Lo svuotamento o riempimento dei silos di cemento provoca infatti notevoli variazioni del peso applicato e quindi variazioni di assetto che, se non compensate, potrebbero in casi estremi provocare il capovolgimento del pontone.

Per quanto riguarda i cassoni di soglia e quindi il Pontone 1, le operazioni sono più numerose e complesse. In questo caso il cassone è sempre dotato di Cluster, zavorrati quanto basta perché non possa galleggiare da solo ma bensì attraverso il sostegno degli argani allestiti a bordo. Questo permette di calare il cassone tramite Argani e non con la tecnica del Ballasting. Il motivo sta nel fatto che devono essere posizionati e calati con estrema precisione +/- 25 mm di tolleranza di posizionamento. Si tratta quindi di un sottile gioco di pesi ed equilibri applicato però a cassoni di enormi dimensioni e masse.

La vera opera di ingegneria hi-tech consiste nella posa del secondo cassone, in cui il sistema di posizionamento è supervisionato in telemetria sia a bordo sia da remoto dagli uffici di Treviso, con Movicon 11. Il sistema utilizzato è denominato Posizionamento Dinamico ad Argani ed è l’unico in Italia. Grazie a questa meraviglia ingegneristica galleggiante che è il Pontone 1, i tecnici dell’Impresa riescono a posare a -25 m di profondità un cassone di 22mila tonnellate con precisione millimetrica, comandando ogni operazione dalla cabina di controllo posta sul pontone stesso. Il pontone è infatti dotato di sistemi remotati di ogni tipo, associati a un sistema di rilevamento della posizione computerizzato che permette ai tecnici di conoscere in ogni istante dell’affondamento e della posa, la posizione precisa del cassone.

 

 

 

Mose, alla posa dei cassoni ci pensa Movicon 11 - Ultima modifica: 2015-09-30T10:52:20+02:00 da La Redazione