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Tecnologia fieldbus, l’era della semplificazione inizia con un Beep

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La Redazione

Turck Banner Italia ha inaugurato la nuova "era della semplificazione” nella tecnologia fieldbus presentando al mercato la nuova soluzione Beep.

Giuliano Collodel, amministratore delegato di Turck Banner Italia, presentando ufficialmente al mercato il nuovo Beep, lo ha definito "un’ulteriore importante innovazione”. Questa innovazione segue lo sviluppo della precedente tecnologia di "un dispositivo-tre protocolli", nella quale i moduli I/O di Turck Banner operano nelle reti Profinet, Ethernet/IP e Modbus Tcp, con un numero ridotto di dispositivi da mantenere in riserva.

L’acronimo Beep sta per "Backplane Ethernet Extension Protocol". Si tratta di un dispositivo che abilita la connessione fino a 33 moduli I/O a blocchi e fino a 480 Byte di dati di processo, da combinare come subnet Ethernet.

Questo tipo di sottorete necessita di un solo indirizzo IP e comunica tramite una singola connessione con il controller.

Indipendentemente dal fatto che si tratti di una rete Profinet, Ethernet/IP o Modbus Tcp, in questo tipo di rete Beep, un modulo funge da master mentre un massimo di 32 moduli aggiuntivi agiscono da slave.

Doppio beneficio in un Beep

Con Beep, gli utenti hanno così un doppio beneficio. In primo luogo non devono acquistare gateway speciali con cablaggio proprietario per stabilire le sottoreti e ridurre gli indirizzi IP. Questo perché in ogni blocco I/O il modulo può essere utilizzato come master o slave Beep.

In secondo luogo, attraverso la riduzione degli indirizzi IP, gli utenti possono creare reti I/O ad alta densità e collegarle con controllori a basso costo tramite a numero minore di connessioni supportate.

Come si configura Beep

Beep funziona con tutti i componenti Ethernet standard. La configurazione è semplice grazie al server web integrato. L'utente definisce il primo dispositivo sulla linea quale master Beep e gli altri sono automaticamente slave. In questo caso il master salva tutti i parametri della configurazione del dispositivo.

Se uno slave deve essere sostituito a causa di un guasto o per qualsiasi altro motivo, la sostituzione può avvenire con un semplice drop-in. Ciò non solo riduce i tempi ma anche i costi associati.

Il nuovo slave inserito viene rilevato automaticamente dal master Beep e fornito dei parametri necessari. Non è richiesta alcuna nuova configurazione manuale.

Il master Beep ha sempre un indirizzo IP statico, mentre agli slave Beep non viene assegnato nessun indirizzo IP. Le reti Beep possono anche essere azionate in sequenza lungo una linea. Sono configurati in base allo stesso principio: Master - Slave - ... - Master - Slave.

L'operazione mista composta da reti Beep e dispositivi di altri produttori è possibile senza alcun problema.

Tecnologia fieldbus, l’era della semplificazione inizia con un Beep - Ultima modifica: 2019-01-15T11:35:50+01:00 da La Redazione