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Socomec e Aruba: quando l’affidabilità è un dato di fatto

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La Redazione

Aruba, fondata nel 1994, si è affermata in Italia nella fornitura di servizi di data center, web hosting, e-mail, Pec e registrazione domini. La società propone quattro principali ambiti di servizi: Hosting e Domini, Cloud, e-Security e servizi Data Center e si rivolge all’enterprise con soluzioni su misura che rispondono alle esigenze più complesse. La società è attiva sui principali mercati europei quali Francia, Inghilterra e Germania, Repubblica Ceca e Slovacca, Polonia e Ungheria. Relativamente alla fornitura di soluzioni di data center, Aruba ha realizzato tre importanti data center, di cui due ad Arezzo, in Toscana e uno vicino Milano.

Per il data center IT1, realizzato nel 2011, si parla di 5.000 mq di superficie per una capacità di oltre 40mila server fisici. In termini di uptime, sia la struttura, sia gli impianti sono conformi o superano i massimi standard; il data center ha ottenuto la certificazione ANSI/TIA 942 che valuta la resilienza di un data center, ossia la sua capacità di garantire la continuità dei servizi erogati. Il data center IT1 di Aruba è connesso attraverso fibre ottiche di proprietà al data center IT2 e IT3, dotati rispettivamente di una superficie di 2.000 m2 e 90.000 mq.

Sicurezza e manutenzione

Al fine di ottimizzare percorsi e instradamenti, la sala dati principale del data center IT1 è stata suddivisa dal punto di vista del cablaggio di rete in isole di rack. Ogni isola dispone di switch e router dedicati. L'architettura del data center prevede una sicurezza massima in quanto la sala dati è isolata in un edificio in cemento armato. Batterie, gruppi elettrogeni e trasformatori sono separati dalla sala dati e contenuti in appositi edifici anti-sismici. L'impianto di raffreddamento, fondamentale per il funzionamento e la conservazione delle macchine, è protetto da ups ed è ridondato. Inoltre, la salvaguardia della potenza frigorifera è gestita attraverso una compartimentazione dei flussi di aria, evitando la miscelazione tra aria fredda dei condizionatori ed aria riscaldata dei server al fine di aumentare l’efficienza energetica. Per lo stesso motivo viene infatti fatto uso del sistema di Free Cooling che utilizza l’aria fresca esterna al data center quando le condizioni lo consentono.

La manutenzione dell’impianto, infine, è fatta a caldo: si può intervenire senza compromettere la continuità dell’alimentazione. Tutte le infrastrutture dei data center Aruba sono pensate e realizzate con un unico scopo: garantire l’uptime di tutti gli impianti e tutti gli apparati, offrendo ai server e ai dati di milioni di clienti la massima affidabilità. Fornire un servizio ad un così elevato numero di clienti, significa avere l’obbligo di ridurre al minimo l’errore e di garantire la più assoluta continuità di servizio con le migliori prestazioni. Questo vale sia per le macchine dei clienti ospitate all’interno della struttura, sia per la variegata offerta di servizi per cui i clienti non hanno la percezione dell’esistenza di un data center.

Per rispondere a queste esigenze Aruba si è rivolta a Socomec, che ha studiato e progettato una soluzione ad hoc, in grado di perseguire i seguenti obiettivi: garantire la massima disponibilità di alimentazione all’utenza; garantire continuità anche in caso di guasto; gestire la possibilità di intervento o di estensione dell’impianto, garantendo continuità all’alimentazione; offrire una soluzione in grado di abbattere i consumi e massimizzare l’efficienza (PUE). Per raggiungere questi obiettivi, Socomec ha dotato i due data center di Arezzo di ups per una potenza totale di 9 MVA.

Più nel dettaglio, Socomec ha fornito 18 ups della serie Delphys MX Elite da 500kVA per l’alimentazione delle sale server, otto Static Switch da 1.000 A e 1.800 A per aumentare il livello di affidabilità e disponibilità dell’alimentazione alle unità informatiche, un ups della serie Masterys da 60 kVA per l’alimentazione dei servizi ausiliari, 1 STS (Sistema di Trasferimento Statico) da 200 A per aumentare l’affidabilità dei servizi ausiliari. Entrambi gli impianti sono stati interamente progettati in ridondanza almeno 2 N, proprio per garantire la continuità di alimentazione degli apparati ed offrire un servizio affidabile. La configurazione degli impianti è stata quindi realizzata prevedendo un sito da 2.000 kVA con due ingressi ciascuno alimentato da quattro ups da 500 kVA in parallelo ridondante, batterie a lunga durata e Static Switch e un secondo sito da 2.500 kVA con due ingressi ciascuno alimentato da cinque ups da 500 kVA in parallelo ridondante, batterie a lunga durata e Static Switch.

Per entrambi i siti le batterie sono state alloggiate su locali tecnici in cemento allestiti all’esterno dell’edificio e gli ups sono stati alimentati da doppia sorgente rete/gruppi elettrogeni ridondanti con dispositivo di scambio automatico. La quadristica, inoltre, è stata predisposta in modo da poter intervenire sull’impianto per operazioni di manutenzione o di estensione senza sospensione dell’alimentazione. Le macchine sono state, infine, collegate ed integrate nel sistema di supervisione centralizzata di Aruba, che permette il monitoraggio, la diagnosi, la teleassistenza e l’interazione con l’operatore.

Associati agli ups Socomec, Aruba ha scelto di utilizzare anche degli STS, che hanno permesso all’azienda di ottenere una disponibilità continua. Se la scelta di investire in STS pur avendo una struttura con due linee separate può apparire non necessaria, è facilmente spiegabile con la necessità di Aruba di non avere downtime. Sebbene anche con una sola linea il sistema sarebbe sostenibile, non sarebbe conforme alla visione di continuità assoluta ricercata dall’azienda.

Una soluzione in evoluzione

La soluzione installata ha influenzato notevolmente le performance complessive del Data Center e il PUE (Power Usage Effectiveness), ossia il rapporto tra la potenza totale assorbita dal Data Center e quella utilizzata per l’alimentazione delle sole utenze IT. Più nel dettaglio, la nuova configurazione ha avuto un impatto: - sui rendimenti, con l’abbattimento dei consumi di minimo 2 punti percentuali grazie all’elevato rendimento dell’ups; - sul livello di affidabilità dell’installazione, in quanto la configurazione proposta ha contribuito all’aumento della classificazione; - sul livello di disponibilità dell’alimentazione, in quanto la configurazione impiantistica e il sistema di supervisione consentono tempi di intervento istantanei; - sull’evolutività dell’installazione, in quanto il sistema può evolvere in potenza o subire modifiche senza bloccare l’alimentazione.

Dopo 6 anni di utilizzo delle soluzioni Socomec nei propri Data Center, Aruba si è detta pienamente soddisfatta dei prodotti e anche del servizio post-vendita offerto dall’azienda. A distinguere un fornitore dalla concorrenza, è quindi, oltre alla qualità dei prodotti, l’attività di post-vendita: la completezza del servizio, la professionalità delle persone, i tempi rapidi di intervento, giorno e notte.

Socomec e Aruba: quando l’affidabilità è un dato di fatto - Ultima modifica: 2017-12-21T14:43:41+01:00 da La Redazione