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Stanziati 50 milioni per promuovere l’agroalimentare negli Stati Uniti

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Massimiliano Cassinelli

Nel primo semestre del 2015, il settore agroalimentare italiano ha esportato beni per quasi 18 miliardi di euro, con una crescita dell'8% malgrado i limiti all'esportazione verso la Russia. Un dato incoraggiante, ma sul quale è necessario continuare a investire, con un'attenzione soprattutto ai mercati 'ricchi', più disposti ad acquistare beni di alta qualità.

Per questa ragione, i produttori sono sempre più attenti al Nord America. Da questa settimana è on air la campagna di comunicazione che fa perno su uno spot firmato da Silvio Muccino sulla qualità italiana. In coincidenza con le festività natalizie, oltre che sulle tv e sul web, lo spot sarà visibile su uno dei più grandi bilboard digitali di Time Square.

In parallelo all'attività sui consumatori finali, sono stati siglati una serie di accordi con la grande distribuzione organizzata americana, per portare nuovi brand italiani sugli scaffali di oltre mille punti vendita.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha inoltre predisposto la presenza italiana alle fiere e agli eventi più significativi di settore, a partire da FMI Connect di Chicago e da Winter Fancy Food di San Francisco. Il tutto a completamento dal rafforzamento e dalla messa a sistema delle principali fiere italiane di settore come Cibus, Tutto Food e Vinitaly, per moltiplicare le opportunità di matching delle imprese.

Il lancio della campagna di comunicazione multicanale, in cui il filmato promozionale rappresenta l'aspetto più evidente, tende infatti a sollecitare il consumatore americano a riconoscere il vero cibo italiano.

Secondo lo stesso Mise, il piano di promozione del settore agroalimentare avviato negli Stati Uniti rappresenta il principale investimento mai affrontato dal Governo italiano per promuovere un intero settore. Lo stanziamento complessivo è infatti pari a 50 milioni di euro e, in una prima fase, punterà su quattro stati: New York, California, Texas e Illinois.

"L’industria agroalimentare", ha sottolineato il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, "rappresenta la seconda manifattura del Paese (dopo quella metalmeccanica) il cui fatturato deriva per il 30% dall’export. Per questo il Governo ha stanziato una somma mai investita prima, 50 milioni di euro, per adottare una strategia integrata d’attacco e sfruttare al massimo tutte le opportunità che derivano da un mercato, come quello americano, che ha ancora molti margini di crescita".

Stanziati 50 milioni per promuovere l’agroalimentare negli Stati Uniti - Ultima modifica: 2015-12-16T10:06:49+01:00 da Massimiliano Cassinelli