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Infrastrutture critiche: Selta ne promuove il dibattito

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Al Selta Challenge 2017 si è parlato di Infrastrutture critiche. Durante il dibattito, tra Istituzioni, politici, imprese, Università ed esperti europei sulle reti di energia, trasporti e telecomunicazioni, è emersa l’importanza per l’Italia di avere una direzione strategica, coordinata dalle Istituzioni, sulle Infrastrutture critiche e una convergenza tecnologica sempre più spinta.

Entro il 2020, l’ Italia avrà un miliardo di dispositivi interconnessi grazie all’IoT (Dati CIS Sapienza). Il settore delle telecomunicazioni vale oggi 31,9 mld di euro nel nostro Paese,  23 milioni di italiani accedono ogni giorno ad internet e possiedono 53 milioni di Sim con accesso al web (DatiAgCom).

Il 2016 è stato l’anno dell’avvio dei progetti finanziati dai fondi pubblici destinati allo sviluppo della banda ultralarga e di forte slancio negli investimenti privati in innovazione e sviluppo delle reti a banda ultralarga fissa e mobile.

Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei Paesi industrializzati dipendono dal funzionamento continuo e coordinato di un insieme di infrastrutture, definite per importanza strategica ‘Infrastrutture Critiche’, controllate a loro volta da sistemi informatici; queste includono i servizi essenziali per il benessere della popolazione, la sicurezza nazionale, il buon funzionamento del Paese e la sua crescita economica.

Diventa, pertanto, fondamentale e strategica la gestione del rischio e la protezione delle infrastrutture critiche da Cyberwar e dal terrorismo internazionale.

“Da un lato – ha spiegato Gianluca Attura, AD di Selta (nella foto) - vanno potenziate, vista l’importanza che rivestono nello sviluppo economico dell’Italia, per esempio investendo sulle Smart Grid e le applicazioni Smart City, dall’altro occorre difenderle correttamente perché sono il bersaglio del terrorismo internazionale e il nuovo terreno delle Cyberwar”.

Centrale è stato anche il dibattito sulla cyber security. Nel primo semestre del 2017, gli attacchi gravi con un impatto economico, di reputazione e diffusione di dati sensibili, sono stati 571 (+8% sul 2016).

Già nel 2016 si era verificato un aumento del 154% di attacchi alle infrastrutture critiche in Italia, con una crescita del 39% nelle attività di spionaggio online e del 30% di blitz criminali (Dati Rapporto Clusit 2016 e 2017). Dati confermati da Bankitalia secondo cui, nel 2016, nel 46% dei casi le vittime sono state le Pmi.

Infrastrutture critiche: Selta ne promuove il dibattito - Ultima modifica: 2017-11-20T10:30:38+01:00 da Nicoletta Buora