Un nuovo rapporto di Frost & Sullivan dal titolo 'Strategic Analysis of Global Machine Safety Market', evidenzia che il mercato della safety, che ha prodotto nel 2011 un fatturato di oltre 1,27 miliardi di dollari, dovrebbe arrivare a quota 1,75 miliardi per il 2012.
"I sistemi per la safety mantengono 'la salute' degli impianti e ne allungano il ciclo di vita", dice Anna Mazurek, di Frost & Sullivan. "Inoltre essi riducono la probabilità di infortuni sul lavoro per gli operatori, consentendo anche di lavorare con maggiore efficienza. Tutto ciò dovrebbe indurre gli end user a implementare soluzioni di sicurezza".
Tuttavia, la recente crisi ha forzato molti produttori a ridurre i costi operativi e di manutenzione negli impianti, portando a un calo in aree non cruciali per il funzionamento delle fabbriche e, sfortunatamente, ciò può impattare anche sulla safety, soprattutto nei casi in cui gli utenti finali ancora non la reputano strategica.
"Nei Paesi emergenti è invece essenziale un cambiamento di mentalità: gli utenti finali hanno bisogno di capire che un ambiente di lavoro sicuro non è semplicemente un'opzione ma una necessità e un obbligo verso i lavoratori", dice ancora Mazurek. "Per stimolare l'adozione di sistemi di sicurezza, i fornitori devono educare i potenziali clienti su tutti i vantaggi della safety, offerti attraverso il progresso nei sistemi di controllo e nei dispositivi per il networking degli stabilimenti".