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Acque reflue a impatto zero

Da Abb una nuova tecnologia per il trattamento delle acque reflue oleose per ripulire l’acqua contaminata da idrocarburi e rilasciarla nell’ambiente a impatto zero

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Virna Bottarelli

Abb ha sviluppato una nuova tecnologia per il trattamento delle acque reflue oleose, ad alta concentrazione salina, che consente di ripulire l'acqua contaminata dagli idrocarburi, il maggior prodotto di scarto nelle fasi di estrazione di petrolio e gas naturale. In modo rapido, economico e a basso consumo energetico, è così possibile rendere l'acqua idonea a essere rilasciata, a impatto zero, nell'ambiente. Studiata per una delle principali compagnie del settore oil and gas, la tecnologia Abb è stata applicata a sette impianti nel Nord Africa; l'acqua oleosa è portata in superficie dal sottosuolo durante le fasi di estrazione di petrolio e gas naturale. Per ogni barile di petrolio prodotto si ottengono in media da sette a dieci barili di acqua oleosa altamente tossica, la cui alta salinità ne rende ancora più complessa la depurazione. "La nostra tecnologia", spiegano in Abb, "si è rivelata più efficace non solo in termini di risultati di processo ma anche in aree critiche quali costo, efficienza energetica, velocità di installazione, semplicità d'uso e area di realizzazione".
Sviluppato e brevettato da Abb, il processo ha superato rispettivamente di sette e 55 volte i livelli fissati dal cliente in merito al contenuto di idrocarburi e alla concentrazione di solidi in sospensione nell'acqua estratta. La soluzione consente inoltre di risparmiare energia grazie a un innovativo design che massimizza l'impiego della forza di gravità per il flusso del fluido fra i vari componenti.

Acque reflue a impatto zero - Ultima modifica: 2010-04-01T15:14:32+02:00 da Virna Bottarelli