HomeScenariAssemblea Gisi: ecco i risultati dell'indagine economica su strumentazione e automazione

Assemblea Gisi: ecco i risultati dell’indagine economica su strumentazione e automazione

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

La Redazione

Nel corso dell’assemblea generale dei soci di G.I.S.I., l’associazione che riunisce le imprese italiane di strumentazione, tenutasi il 9 giugno nella sede dell’associazione a Cinisello Balsamo, nel milanese, il presidente Sebastian Fabio Agnello ha illustrato le attività svolte dall’associazione nell’ultimo anno, con un particolare focus sui nuovi servizi e sulle iniziative caratterizzate da maggiore potenziale innovativo.

Dopo aver dato il benvenuto ai numerosi nuovi soci (11 le new entry da gennaio ad oggi), che consolidano un percorso di importante rafforzamento della compagine associativa, Agnello ha introdotto il prof. Giampaolo Vitali dell’IRCrES, realtà che opera nell’ambito delle attività del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), per presentare i risultati della nuova indagine economica condotta congiuntamente dall’Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile (IRCrES) e G.I.S.I. sul settore della strumentazione e dell’automazione industriale, di processo e di laboratorio, nonché delle infrastrutture industriali e di pubblica utilità (più brevemente Saipl).

vitali_cnr

Il prof. Giampaolo Vitali dell'Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del CNR

Nel presentare i dati, Vitali ha sottolineato il ruolo di questo sistema nell’ambito dell’economia nazionale: “Dopo la crisi del 2009 il quadro economico appare profondamente mutato. In questo contesto le imprese che stanno producendo i risultati migliori sono quelle che, indipendentemente dalle dimensioni, hanno saputo adattare il loro modello di business", ha spiegato Vitali. "L’elevato livello di innovazione che caratterizza il settore Saipl abilita l’aumento di efficienza e di produttività in tutto il sistema produttivo nazionale, favorendone il miglioramento competitivo in un momento delicato caratterizzato dal rinnovamento delle produzioni tradizionali”.

“Le aziende hanno dimostrato di saper reagire a un periodo di grande difficoltà con il giusto mix di innovazione - carburante fondamentale per chi opera in questo settore - ed equilibrio, gettando le basi per una crescita sostenibile nel medio-lungo periodo”, ha commentato Agnello.

L’Osservatorio è suddiviso in tre parti. La prima prende in esame i bilanci depositati dalle società di capitale con fatturato compreso tra 1 e 50 milioni di euro e si riferisce al biennio 2013-2014. Le piccole e medie imprese, oggetto della rilevazione, mostrano buone performance e una buona struttura finanziaria nel periodo in esame, frutto quindi di strategie di crescita vincenti.

grafico_crescita

Trend della produzione, in base ai bilanci delle società biennio 2013-2014 (clicca sul grafico per ingrandire)

 

La seconda parte dello studio IRCrES - G.I.S.I. prende in esame in dettaglio alcune famiglie di strumenti di misura e controllo vendute in Italia nel 2014 e il trend relativo al 2015. In particolare sono presi in considerazione regolatori di potenza, indicatori e intercettatori, regolatori di processo, termoregolatori, registratori, misuratori di portata e contatori di calore, strumenti per misura di livello, pressione, temperatura, analizzatori di processo (per liquidi). Il mercato complessivo 2014 di queste famiglie è valutato in circa 450 milioni di euro.

 

Schermata 2016-06-10 alle 12.16.58

 Famiglie di strumenti di misura e controllo venduti in Italia 2014-2015 (clicca sul grafico per ingrandire)

La terza parte si sofferma invece sui mercati di sbocco della produzione Saipl valutando, per gli anni 2015 e 2016, tre fattori: l’impatto economico della variazione del cambio euro/dollaro, che determina una significativa svalutazione della nostra moneta e un rafforzamento del dollaro di pari intensità, con ripercussioni positive per le esportazioni e negative per le importazioni dagli Stati Uniti; il crollo del prezzo del petrolio, passato dai 100-140 dollari al barile del 2008 ai 30-50 dollari del 2016, con impatto negativo per le imprese che operano nel settore Oil & Gas upstream e positivo per i settori ad alta intensità di energia; il rallentamento della crescita in Cina, il cui PIL non cresce più a doppia cifra.

 

 

 

Assemblea Gisi: ecco i risultati dell’indagine economica su strumentazione e automazione - Ultima modifica: 2016-06-10T12:23:32+02:00 da La Redazione