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Da Clpa gli Starter Kit per passare a CC-Link

La CC-Link Partner Association propone degli Starter Kit per facilitare il lavoro degli ingegneri che vogliono sviluppare versioni dei propri prodotti compatibili con CC-Link Open Network

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  • n.305 - Settembre 2022
  • n.304 - Luglio 2022
  • n.303 - Giugno 2022

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V.B.
CC-Link è uno dei principali protocolli che consentono la comunicazione tra dispositivi di campo di diversi produttori all'interno di una rete di automazione. Esso riunisce oltre 250 aziende produttrici di dispositivi
abilitati per questa tecnologia ed è considerato uno standard di fatto in  Asia.
La CC-Link Partner Association (Clpa) ha fabbricato una serie di Starter Kit per facilitare  lo sviluppo di dispositivi destinati alla rete da parte di aziende occidentali che intendono stabilire la propria presenza nelle economie asiatiche.
"Ci mettiamo nei panni di coloro che stanno cercando di capire la cultura e le pratiche commerciali cinesi, i requisiti legati
all'importazione e all'esportazione, la finanza e i cashflow: non hanno certo bisogno di essere messi ulteriormente in
difficoltà dal dover imparare un nuovo protocollo di comunicazione, che però è essenziale per accedere al quel mercato", osserva John Browett, amministratore delegato in carica della
Clpa.

A che livello siete?

Sono tre i livelli per i Kit Starter di CCLink.
Il numero 1 è un kit di valutazione per 'principianti', che illustra le basi tecniche e i vantaggi di CCLink e  comprende un adattatore di rete incorporato che, aggiunto a un dispositivo di campo, lo rende compatibile con la
rete CC-Link. Inclusa è anche l'iscrizione alla Clpa, cha dà accesso all'assistenza tecnica e commerciale.
Il kit intermedio (Kit 2) comprende gli Asic di rete e consente lo sviluppo di prodotti che supportano unicamente I/O
digitali. Potranno quindi intraprendere questa strada le aziende che producono principalmente dispositivi quali I/O, blocchi
per valvole e altri dispositivi semplici a sistema 'on-off'.

Il kit numero 3, quello avanzato,  svela pienamente le capacità di CC-Link poiché utilizza un Asic (Circuito integrato per applicazioni specifiche) più sofisticato per la gestione di
dati bit o parole.
"Nonostante le caratteristiche avanzate,
l'implementazione è comunque intuitiva, poiché l'Asic  gestisce in modo trasparente la comunicazione all'interno della rete,
permettendo al progettista di concentrarsi sulle caratteristiche del prodotto. Questo kit è la scelta consigliata per le
aziende desiderose di implementare dispositivi in grado di gestire dati più complessi come i valori analogici", commenta ancora Browett.

Un protocollo robusto

Tra i punti di forza di CC-Link ci sono la robustezza e l'interoperabilità, mantenute ad alti livelli grazie ai severi test di conformità.
Gli strumenti per l'esecuzione di questi test sono compresi in ognuno dei kit.
Grazie ai kit  è possibile procedere tanto a una valutazione di base della rete, quanto allo sviluppo di dispositivi più complessi per lo
scambio dati con un'unità di controllo master.
Come precisa Browett: "I kit non sono semplici scatole di componenti ma comprendono anche la documentazione Clpa e l'accesso
all'assistenza tecnica. Il kit 1 offre l'iscrizione alla Clpa, mentre i 2 e 3 comprendono l'iscrizione completa alla Clpa come
socio ordinario con accesso al programma Gateway to China, volto ad aiutare le aziende ad addentrarsi nelle variegate e
complesse infrastrutture produttive cinesi".
Gateway to China dà diritto all'assistenza offerta da Hilscher e HMS, aziende le cui tecnologie netX e Anybus consentono di implementare in modo
rapido CC-Link all'interno dei prodotti.

Da Clpa gli Starter Kit per passare a CC-Link - Ultima modifica: 2012-03-12T16:54:12+01:00 da La Redazione