La distinzione tra i due segmenti, per altro, si farà sempre più labile e le aziende tenderanno a sviluppare strategie analitiche omnicomprensive, che indirizzeranno tutti i requisiti di accesso, analisi e gestione dei dati.
Ma prima di giungere a un tale livello di maturità, Idc ritiene che i Cio dovranno affrontare e superare una serie di sfide importanti: collezionare e aggregare fonti interne ed esterne di informazioni strutturate e non strutturate senza soluzione di continuità, così da permetterne l’analisi; dare un senso a queste analisi, ovvero estrarre dai dati un valore reale; determinare come e a chi rendere disponibili queste analisi ecc.
A rendere le cose più complicate, è infine necessario che la funzione IT si renda conto che non tutte le soluzioni Bda sono ugualmente applicabili al proprio mercato e ai propri processi.
Gran parte delle aziende italiane non ha ancora raggiunto un grado di maturità tale da padroneggiare il ventaglio di requisiti necessari per capitalizzare gli asset Big Data e implementare soluzioni analitiche per ottimizzare decisioni operative, tattiche e strategiche.
Su questi e altri temi si dibatterà nel corso della Big Data & Analytics Conference 2014 di Idc Italia, in programma il 18 settembre a Milano, nella quale saranno affrontati e approfonditi diversi argomenti che aiuteranno i partecipanti a raccogliere best practice ed esperienze di altre aziende.
Tra gli interventi, oltre a quelli di Idc e dei vendor sponsor dell’evento, si segnalano quelli di Davide Cervellin, Head of Analytics for Merchant Development di eBay, Carlo Capalbo, Cio de Il Sole 24 Ore, Gianni Origgi, Responsabile Sistemi Informativi Aziendali dell’AO Niguarda Ca' Granda Milano, ed Enrico Parisini, Responsabile Sistemi informativi di Conserve Italia.