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Prezzi in aumento

Istat conferma che, nell'ultimo anno, i prezzi alla produzione sono cresciuti del 2%, soprattutto a causa dei prodotti energetici

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Massimiliano Cassinelli

Lo scorso novembre, l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali registra una diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente e una crescita del 2,0% rispetto a novembre 2011. Il dato è stato rivelato da Istat, che ha sottolineato come il rallentamento di tali prezzi sia il terzo consecutivo.
Analoga tendenza per i prezzi dei prodotti venduti sul mercato esterno, che diminuiscono dello 0,1% rispetto a ottobre e aumentano del 2,2% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra inoltre un aumento congiunturale nullo ed uno tendenziale dell'1,1%.
Segnali di allerta arrivano anche dei prezzi dei beni venduti sui mercati esteri, che diminuiscono dello 0,2% sul mese precedente, con una flessione equamente distribuita tra aerea euro ed extraeuropea. In termini tendenziali si registra un incremento dello 0,8% (+0,7% per l'area euro e +0,9% per quella non euro).
Il contributo maggiore alla crescita tendenziale dell'indice dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dai prodotti energetici (1,2%). Per il mercato estero i contributi più significativi derivano, per l'area euro, dall'energia (0,3%), mentre per quella non euro dai beni intermedi (0,3 %).
I settori di attività economica per i quali si rileva la crescita tendenziale dei prezzi più marcata sono, per il mercato interno, quello delle industrie alimentari, bevande e tabacco (con un aumento del 4,4%) e per il mercato estero quello della fabbricazione di coke e dei prodotti petroliferi raffinati, con un incremento dell'8,5%.

Prezzi in aumento - Ultima modifica: 2013-01-10T15:14:09+01:00 da Massimiliano Cassinelli