sportivi, Campagnolo, nata a Vicenza nel 1933 per iniziativa di Tullio
Campagnolo, è oggi presente in oltre 30 Paesi con cinque filiali e nove
agenzie. Alla sede principale di Vicenza si affiancano due siti
produttivi in Romania, per un totale di circa 700 dipendenti. La
produzione è destinata per l'80% a mercati esteri, principalmente Stati
Uniti, Regno Unito, Benelux, Germania, Francia, Spagna e Giappone. In Campagnolo
il ciclo di sviluppo di gruppi e ruote per biciclette è stato interamente digitalizzato con NX e
Teamcenter
di Siemens Plm Software.
La soluzione
In azienda servono strumenti di progettazione flessibili, che consentano di visualizzare sempre ciascuna parte all'interno dell'assieme complessivo.
Avendo una percentuale elevata di riutilizzo dei componenti, inoltre, è importante valutarne le conseguenze a livello di prestazioni sull'intera gamma. L'azienda deve anche assicurare la piena tracciabilità e conservare la documentazione del ciclo di sviluppo.
Tutti i dati sono gestiti elettronicamente in Teamcenter, con workflow
approvativi nelle aree di sviluppo dei gruppi, dell'elettronica e delle
ruote. Alla fine del workflow sono generati automaticamente file Pdf dei
prodotti approvati e testati, che vanno in produzione. Il workflow di
Teamcenter prosegue verso il software gestionale attraverso interfacce
di comunicazione monodirezionale sviluppate internamente.
Anche nel caso del sistema Eps (Electronic Power Shift), un cambio elettronico lanciato sul mercato da Campagnolo due anni fa e sviluppato con il software di progettazione elettronica OrCad di Cadence, i circuiti stampati progettati sono inseriti nel modello di NX sotto forma di semplice ingombro, e poi
gestiti in Teamcenter in modo pienamente integrato con tutte gli altri
dati di progetto.
I vantaggi
Ordine, velocità ed efficacia nella creazione di nuovi prodotti e, soprattutto, nell'aggiornamento di quelli esistenti sono i vantaggi che le soluzioni Siemens Plm Software hanno apportato in termini di efficienza del processo produttivo in azienda. Non solo: grazie al controllo più rigoroso, gli errori a livello di ufficio tecnico sono stati ridotti del 50% circa, vale a dire che il lavoro improduttivo per correzioni a posteriori è stato dimezzato.